Cronaca

Comune: sindacati in rotta con amministrazione 'In tre anni solo parole'

Finita la luna di miele (ammesso che ci sia mai stata), tra rappresentanti sindacali dei lavoratori del Comune e amministrazione. La promessa di misurazione oggettiva dei meriti (e quindi delle progressioni e degli incentivi sui progetti) è rimasta sulla carta. E non è piaciuto l'arrivo di una nuova P.o. esterna.

Doppio avvicendamento nella rsu (rappresentanza sindacale unitaria) del Comune, a neanche due anni dalle ultime elezioni. Giovedi 2 febbraio la rsu, coordinata da Giorgio Salami  (Cgil) si riunirà per prendere atto delle dimissioni di Carmelo Murabito (Cisl), che non è più in servizio avendo raggiunto l’età pensionabile e di Gianluigi Piccinelli, entrato due anni fa nella compagine come iscritto Cgil, che abbandona rsu e la stessa Cgil per divergenze. Dunque, dovranno essere surrogati con i primi dei non eletti. Soltanto nelle prossime ore si saprà se questi ultimi (una lavoratrice proveniente dalle fila della Cgil, un altro della Cisl) siano disponibili a surrogare gli uscenti.

Ma sono le relazioni sindacali con l’amministrazione il problema più scottante sul tappeto. Nei prossimi giorni la rsu sarà chiamata a sostenere le ragioni di un malcontento crescente di un buon numero di lavoratori del Comune. Esplicite le parole di Salami, espresse anche nell’annuncio apparso qualche giorno fa sulla rete intranet: “Non possiamo più dare ulteriore credito all’amministrazione – afferma il coordinatore rsu –  dopo quasi tre anni le aspettative devono lasciare il passo a fatti concreti. L’amministrazione a parole ha mostrato di concordare con le nostre proposta di adottare un sistema di valutazione il più possibile oggettivo, che premi il merito, valutando il raggiungimento degli obiettivi sulla base di dati misurabili, come da tempo sosteniamo. A questo scopo la rsu aveva steso un protocollo nel 2015 e aveva elaborato un tipo di scheda di valutazione che obbliga a pensare in termini di indicatori e misurazioni (cosa che, naturalmente, non garantisce risultati più oggettivi se gli attori continuano a considerarlo tempo perso)”.

A parole  – spiega Salami – tutto questo è piaciuto molto, nei fatti però, constatiamo che, ad inizio 2017, il Comune ha assunto una nuova p.o (posizione organizzativa, ossia un funzionario con ruolo di coordinamento di un settore, l’ufficio turismo, ndr) senza neppure informare la rsu e ancora prima che si svolgesse il primo incontro di trattativa”, che sarà il 7 febbraio. “È un’agenda strana – continua Salami – quella dell’Amministrazione: arriva un nuovo atto sul personale (e sul fondo 2017) e ancora non sappiamo quali sono i progetti speciali approvati lo scorso anno, quali e quanti dipendenti hanno percepito somme, soprattutto se c’è una misurazione di come sono andati”.

Insomma, “dopo tre anni la nostra aspettativa di un piano trasparente ed oggettivo sulla premialità nell’Ente è ancora, appunto, un’aspettativa; il riconoscimento del ‘merito’ è ancora un optional, dato che non abbiamo notizie di un criterio di valutazione della dirigenza riconducibile alla capacità di valutare il personale”.

Alle ultime elezioni della rsu, nel marzo 2015, su 674 dipendenti se ne erano presentati alle urne 362. Con i maggior numero di voti erano risultati Giorgio Salami (Cgil); Silvio  Brignani (Diccap), Luigi Bricchi (Uil) e Carmelo Murabito (Cisl). Gli altri eletti per la Cgil: Gianluigi Piccinelli, Laura Maiavacca, Fabrizio Lini, Simonetta Guazzi, Michele Ginevra e Santina Bassanetti. Per la Uil: Luigi Bricchi, Rosaria Toscano e Raffaello Mainardi. Per la Cisl: Carmelo Murabito, Giorgio Bodini e Gabriele Denti. Per la Diccap: Federica Ascari e Silvio Brignani.

g.biagi

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