Sport

Vanoli in trasferta a Brindisi, la salvezza è alla portata

Turner e Harris nella parta contro Torino al Palaradi (foto Sessa)

Le due vittorie consecutive ottenute al PalaRadi contro Torino e Venezia hanno indubbiamente ricaricato l’ambiente della Vanoli Basket. Johnson Odom ha trasformato il gruppo con tre performance  d’altissimo livello, Turner si è finalmente sbloccato ed è sempre più importante  negli schemi tattici di coach Lepore  e Harris sta attraversando un brillante periodo di forma. La compagine cremonese, seppure con il pronostico sfavorevole, si presenta domenica (inizio ore 18.15) al PalaPentassuglia di Brindisi con entusiasmo e carattere. I locali dovranno avere il massimo rispetto dei cremonesi che cercheranno di cogliere il successo che darebbe loro un’ulteriore spinta verso il traguardo della salvezza. Coach Lepore ed il  suo assistant Zanchi, in settimana  durante gli allenamenti, hanno molto insistito sui fondamentali difensivi consapevoli che l’Enel Brindisi in casa propria è in grado di fare la differenza con il reparto d’attacco. Nel roster a disposizione di coach Meo Sacchetti figurano il nigeriano Agbellese, il giamaicano Scott, gli americani Carter e Moore, il sempre temibile Phil Goss, il canadese Joseph, il francese M’Baye, lo sloveno Mesicek. Tra gli italiani Sgobba, Spanghero e soprattutto il cremonese Daniel Donzelli che non è da escludere possa scendere sul parquet qualche minuto. Nelle file “vanoliane” sarà assente per infortunio Wojciechowski che contro Venezia ha fornito una buona prestazione.

“Brindisi – commenta coach Paolo Lepore – è una squadra che due settimane fa giocava in Coppa Italia per portare a casa un successo contro Milano, a testimonianza del fatto che è squadra che lotta per un obiettivo importante quali sono i playoff. E’ una squadra molto pericolosa perché è il secondo attacco della serie A con 83 punti di media che salgono a 85 quando gioca in casa e che fa del tiro da tre punti una delle sue armi principali. Non dovremo certamente rinunciare a correre poiché questa è anche una delle nostre principali caratteristiche senza però subire la loro transizione offensiva e quei tiri che loro prendono anche nei primissimi secondi dell’azione.
Ci vorrà equilibrio come contro Venezia. Se riusciamo a bilanciare le conclusioni interne con quelle esterne riusciamo infatti a ottenere dividendi molto alti. Dobbiamo difendere con aggressività per non permettere loro secondi tiri e dobbiamo riuscire a coinvolgere in attacco il maggior numero di giocatori possibile”.
Marco Ravara

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...