Bocciatura Anac: sì richiesta chiarimenti minoranza, ma riunione sarà a porte chiuse
Le minoranze consigliari hanno ottenuto la convocazione in tempi brevi di un consiglio comunale sul caso del parere negativo dell’autorità anticorruzione al matrimonio Lgh – A2A, ma la seduta sarà top secret. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza riunito per fissare l’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 3 aprile. Al primo punto, le comunicazioni del sindaco in merito al parere, ma, come ha spiegato il segretario generale Criscuolo ai capigruppo riuniti, sarà a porte chiuse, quindi senza possibilità di accesso al pubblico e nemmeno in streaming. “Il segretario – spiega Federico Fasani, esponente di Ncd – ci ha detto che il sindaco ha acquisito il parere Anac in maniera informale, situazione che implica un ulteriore obbligo di riservatezza, oltre al fatto che trattandosi di un gruppo industriale quotato in borsa, non si vorrebbe causare un autogol. Altro che trasparenza, questa è opacità assoluta”. Critico anche Marcello Ventura e gli altri capigruppo di minoranza, i quali avevano chiesto la discussione pubblica. “E’ un parere che ormai hanno visto tutti”, aggiunge Marcello Ventura.
“Il consiglio comunale – continua Fasani – era stato chiamato ad esprimersi sull’approvazione di questo accordo, come se la giunta volesse condividere la responsabilità di una scelta tutta politica e per nulla industriale, contrariamente a quanto il sindaco ci dice. Quando si trattò di elogiare l’accordo, tutti i consiglieri di maggioranza avevano qualcosa da dire. Adesso tutti tacciono. Quella ad A2A è stata una vendita che per motivi procedurali potrebbe finire anche alla Corte dei Conti. E’ giusto che una scelta politica venga pagata con i soldi dei cittadini?”