Cronaca

Ospite a Cremona per motivi umanitari, ma lui spacciava droga: in manette

A bordo della sua bicicletta raggiungeva i clienti nelle varie zone della città, per consegnare la marijuana, che teneva nascosta dentro ad un mobiletto nella struttura di accoglienza che lo ospitava: è così finito in manette con l’accusa di spaccio un nigeriano di 33anni, con un permesso di soggiorno ricevuto per motivi umanitari, che si trova in Italia da due anni e a Cremona da circa uno.

L’operazione risale a lunedì 21 agosto, quando gli agenti della sezione Antidroga della Squadra Mobile di Cremona, sotto la direzione del commissario Mattia Falso, hanno bloccato il giovane in viale Trento e Trieste, dopo un appostamento durato alcune ore, atto a verificare i suoi movimenti. Quella mattina il giovane aveva già fatto diverse consegne con la sua bicicletta, l’ultima delle quali in un condominio vicino al luogo in cui risiede, in via Martiri di Sclemo, struttura di accoglienza gestita dalla Caritas Cremonese. Il 33enne si era poi recato presso la Casa dell’Accoglienza, dove si era fermato a parlare con alcuni connazionali. E’ stato proprio quando ha salutato gli amici, dirigendosi poi verso viale Trento Trieste, che gli agenti della questura sono entrati in azione, intimandogli l’alt.

Sentendosi braccato, il nigeriano si è dato però alla fuga, compiendo con la sua bicicletta manovre piuttosto pericolose e imboccando strade contromano. Un’altra pattuglia della polizia in servizio lì vicino è riuscita però a bloccarlo e a fermarlo. Ad una perquisizione personale, è emerso un involto, nascosto negli slip, contenente sette palline di droga (per un totale di 11 grammi). E’ quinsi seguita una seconda perquisizione presso la struttura in cui il giovane era ospitato, dove sono stati rinvenuti, in un armadietto (all’interno di una stanza diversa da quella in cui dormiva, ma sempre a sua disposizione), ben 350 grammi di marjiuana, oltre a un bilancino di precisione e 440 euro in contanti, considerati provento di spaccio. Per lui sono quindi scattate le manette, in flagranza di reato di spaccio. E’ quindi seguito il processo per direttissima, con la condanna a 2 anni di reclusione e 6mila euro di multa. Essendo però incensurato, il 33enne è stato liberato. La sua posizione è stata però segnalata, in vista di una possibile revoca del permesso di soggiorno.

Intanto proseguono le indagini delle forze dell’ordine, sia sulla provenienza della droga – che a quanto pare veniva acquistata fuori cremona – sia sulla lista dei clienti dello spacciatore, tra cui potrebbero esserci anche dei minorenni. L’operazione rientra nell’ambito di un’attività di prevenzione delo spaccio che da tempo le forze dell’ordine cremonesi stanno portando avanti.

Laura Bosio

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