Cronaca

Daspo urbano, interviene il Pd: 'No a impostazioni di stampo securitario'

Continua a far discutere il nuovo regolamento di Polizia Locale, proposto in sede di giunta pesantemente criticato dalla sinistra ma che ha provocato dissensi anche tra le associazioni di categoria. Un documento che non mette d’accordo la maggioranza e che si sta rivelanto fortemente controverso, soprattutto per quanto riguarda gli articoli su convivenza civile e decoro urbano, dal numero 30 al 34.

A cercare di mettere un freno alle polemiche, interviene ora Luigi Lipara, per la segreteria cittadina del Partito Democratico, secondo cui “la levata di scudi di queste ultime ore sia del tutto prematura e in parte strumentale”.

In una nota emessa nella tarda serata di sabato, si evidenzia come “La bozza elaborata dagli Uffici non può che essere acquisita come base per una discussione politica attenta, in parte già avviata in questi giorni con la giunta e con l’intera maggioranza” sottolinea il consigliere comunale, componente della segreteria cittadina.

Insomma, non c’è ancora niente di definitivo: la discussione, dovrà “tenere in considerazione elementi di buon senso e di attenzione nei confronti di tutti i portatori di interesse: residenti, esercenti e associazioni di categoria, organizzazioni sindacali dei lavoratori nel settore della Sicurezza e della Polizia Municipale. Alla politica spetta il compito di recepire nel regolamento in fase di revisione i nuovi strumenti messi a disposizione dalla normativa nazionale (Minniti-Orlando) solo ove ciò sia opportuno, senza impostazioni di stampo securitario che sarebbero oggettivamente prive di senso e soprattutto senza scaricare su esercenti e cittadini l’onere di misure discutibili e di dubbia efficacia”.

Dunque per il partito, si dovranno prestare particolari cautele. “Importante dovrà essere il rispetto delle abitudini profondamente radicate nella tradizione cremonese, nella sua storia, nel suo costume; abitudini connesse da un rapporto di viscerale amore per la città e i suoi luoghi simbolo ed indice della qualità della vita nella nostra città” si legge ancora nella nota. “Per questi motivi non troveranno spazio misure sproporzionate che possano paradossalmente tradire il senso di fiducia dei cittadini. Perché il senso di appartenenza ad una comunità e un sano vincolo di socialità non possono prescindere dalla sicurezza, da azioni volte alla tutela del decoro, al rispetto delle persone e delle cose, ma devono anche valorizzare gli aspetti di convivialità e di collaborazione tra privato e Istituzioni e l’attenzione alle marginalità e alle fragilità”.

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