Cronaca

Lo smog tiene in scacco la città da 9 giorni: venerdì si decide per nuove limitazioni

Se qualcuno un tempo si chiedeva “Cosa c’è nella nebbia in Val Padana”, oggi sarebbe il caso di rispondere: smog, tanto smog. La situazione dell’inquinamento a Cremona non accenna a migliorare, dopo 9 giorni consecutivi di superamento del livello limite delle polveri sottili Pm10, che nella giornata di mercoledì è risultato essere il più alto, con 89 microgrammi per metro cubo in media: un valore superato solo da quello di Pavia (95,3) e Milano (90,1). Guardando nello specifico le centraline cremonesi, il record è come sempre di piazza Cadorna, con 95 µg/m³, seguito da Spinadesco con 89 e da via Fatebenefratelli da 79.

Una situazione paradossale, soprattutto alla luce del fatto che da un lato anche se sono scattate le limitazioni di primo livello in città non è ancora apparso neppure un cartello che ne illustri i contenuti, né dei posti di blocco o qualcuno che controlli gli accessi.

Intanto nella giornata di venerdì, allo scattare del 10º giorno di superamento dei limiti, l’amministrazione comunale dovrà prendere una decisione in merito all’avvio del secondo livello di limitazioni, che prevede l’estensione delle limitazioni per le autovetture diesel private fino ad Euro 4 e per i veicoli commerciali diesel fino ad Euro 3, dalle 8.30 alle 18.30; invece per i veicoli commerciali diesel Euro 4 la limitazione è dalle 8.30 alle 12.30. E’ previsto altresì il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.

LaBos

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