Fiera di Cremona con Parma? A giorni la decisione
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Sembra segnato il destino dell’ente fieristico di Cà de Somenzi, che avrà come partner strategico fiere di Parma spa. Se ne parlerà lunedì nella seduta del consiglio di CremonaFiere: è questo il primo punto all’ordine del giorno; l’ente cremonese vedrà concretizzarsi il suo auspicio dello scorso giugno, quando si parlava dell’ipotesi di una “eventuale integrazione con altri sistemi economico-fieristici di alto profilo”. Ebbene, Fiere di Parma sembra rispondere a queste caratteristiche: innanzitutto si tratta di un ente che non ha nel suo calendario grandi manifestazioni di tipo agricolo – i suoi punti di forza sono Mercanteinfiera e Cibus – e per questo non andrebbe in contrasto con una delle nostre eccellenze, la fiera cremonese del bovino. Sempre in ottica di coesione tra Cremona e Parma va anche ricordato che il presidente dell’ente fieristico parmense è il cremonese Gian Domenico Auricchio. Si tratterebbe di un partner importante e prestigioso, con il quale sarebbe però necessario marciare compatti lasciando da parte i litigi di cortile tra associazioni che contraddistinguono invece il nostro scenario. Le quote di Fiere di Parma sono detenute per il 35,85 % da Credit Agricole; a Cremona la stessa quota è suddivisa tra Comune, Provincia e Camera di Commercio. Il restante 65% è suddiviso in quote paritetiche del 5% tra diversi enti (fatta eccezione per l’Associazione allevatori che ne detiene il 10).
Giovanni Rossi