Cultura

"Emozione Stradivari" con Shlomo Mintz e i Virtuosi Italiani

Gli applausi al concerto di Shlomo Mintz e i Virtuosi Italiani hanno chiuso, nel giorno dello Stradivari Memorial Day, una edizione esaltante dello Stradivari Festival con tutte le serate sold out e una voluminosa rassegna stampa internazionale.
“Emozione Stradivari” aveva scritto su “Repubblica” domenica scorsa Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, segnalando ai lettori il concerto cremonese di Shlomo Mintz. “Cremona e lo Stradivari sono un cuore solo che batte forte all’interno degli amanti della musica (classica o meno) per archi. Ero sul set del film di Alessandro D’Alatri ‘La febbre’ e mi sono imbattuto per la prima volta in questa città stupenda e nel suo oggetto di culto più prezioso. Un’esperienza irripetibile”. Le stesse sensazioni le hanno provate senza dubbio anche gli spettatori in Auditorium ieri sera, sentendo le note che Mintz ha fatto uscire dallo Stradivari 1715, il capolavoro della liuteria cremonese. Un concerto che è stato un misto di virtuosismo e versatilità, di eccezionale capacità tecnica unita a una musicalità che ci ha portato dalla Romanza per violino e orchestra opera 40 di Beethoven, fino al Mozart colmo di raffinatezza esecutiva con il concerto n.4 in re maggiore per violino e orchestra K218. E poi una seconda parte con la serenata di Elgar e ai quattro movimenti di Nino Rota del concerto per archi che hanno visto Shlomo Mintz solo nella parte di direttore d’orchestra di quei Virtuosi Italiani che ancora una volta hanno messo in campo una forza e uno smalto che li hanno qualificati tra i più ricercati esecutori al mondo.
Il 18 dicembre, con lo Stradivari Memorial day, sta diventando ormai un richiamo mondiale per chi ama la musica dei grandi capolavori della liuteria classica. Perchè se è vero che nulla si sa di quando e dove sia nato Antonio Stradivari, la data della sua morte è un caposaldo della sua biografia insieme alla sua vita, ai due matrimoni, ai figli avuti, ai violini costruiti, alle case in cui abitò. Certissima dunque è la data di morte: il 18 dicembre 1737, logico quindi che il 18 dicembre sia stato scelto come Stradivari Day, giorno di grande festa legato alla liuteria, il bene più prezioso di Cremona e suo segno distintivo nel mondo. (M.S.)

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