Referendum Strada Sud, le motivazioni dei promotori
Dopo il sì del Comitato Garanti al Referendum sulla Strada Sud, il Comitato promotore spiega le proprie motivazioni, quelle che hanno convinto i garanti stessi ad approvare la richiesta di indire il referendum. “L’Amministrazione ha previsto l’eliminazione del tracciato della Strada Sud a fronte della messa in campo di altre soluzioni per la rimodulazione del traffico in Via Giordano” evidenzianoi promotori. “Lo scopo dei promotori del Referendum è far esprimere i cittadini rispetto alla scelta di questa amministrazione di cancellazione della Strada Sud dal Piano di Governo del Territorio, che si concretizzerà con l’ adozione dell’atto di variante parziale al vigente Pgt il cui procedimento è già stato avviato”.
Secondo il Comitato, “il mantenimento della previsione del tracciato della Strada Sud nel Pgt non sarebbe di alcun ostacolo all’elaborazione e all’eventuale attuazione di soluzioni viabilistiche alternative alla stessa, in coerenza con il programma elettorale del Sindaco che parla di rinuncia al progetto e non di eliminazione dello stesso dagli strumenti di programmazione urbanistica, come invece questa Amministrazione ha successivamente dichiarato di voler fare”.
Per questo, “qualora in futuro le soluzioni viabilistiche eventualmente individuate e attuate da questa Giunta, delle quali per ora non si ha alcuna notizia, dovessero rivelarsi non risolutive delle problematiche di traffico e di inquinamento del comparto sud della città, il mantenimento della Strada Sud nel Pgt consentirebbe alle prossime Amministrazioni, a fronte del reperimento dei necessari finanziamenti, di proseguire nella progettazione esecutiva dell’opera e alla successiva realizzazione, possibile anche in lotti funzionali.
Al contrario se l’opera fosse stralciata dal Pgt, l’opportunità di realizzarla non sarebbe concretizzabile in tempi brevi in quanto il suo reinserimento negli strumenti di programmazione urbanistica comporterebbe un iter burocratico lungo e complesso, con grave spreco delle risorse già investite fino ad oggi nel progetto”.
Inoltre, secondo i promotori, “in merito al tema della viabilità cittadina, l’amministrazione ha avviato la procedura del Piano Urbano della Mobilità sostenibile, ragion per cui sarebbe corretto che ogni decisione relativa allo stralcio del progetto della Strada Sud fosse inserita in un contesto organico frutto di un ragionamento complessivo sull’intera viabilità, anche allargata ai Comuni di cintura, in grado di proporre progetti alternativi per alleggerire il traffico in quel comparto.
A fronte della volontà della Giunta di proseguire comunque e in tempi rapidi nel percorso di stralcio dal Pgt del progetto per la realizzazione della Strada Sud è stata depositata istanza a firma di 600 elettori per l’indizione di un referendum consultivo propositivo sul tema, al fine di dare voce a tutti i cittadini che in questi anni hanno dimostrato di avere interesse per la problematica anche attraverso diverse iniziative di raccolta firme”.
Per i promotori, “l’afflusso di 600 cittadini in un solo giorno di raccolta firme a sostengo del quesito è la prova che lo stesso è stato percepito in maniera chiara e comprensibile. La materia della pianificazione e programmazione urbanistica rientra tra quelle di esclusiva competenza comunale e non rientra tra quelle per le quali il referendum è escluso ai sensi dell’art. 2 del Regolamento del Referendum del Comune di Cremona.
Per una corretta e compiuta formulazione della proposta e presentazione dell’istanza di referendum ci si è avvalsi del supporto degli uffici comunali come previsto dall’art. 23 comma 3 dello Statuto e dall’art. 3 comma 9 del Regolamento del Referendum Comunale (incontro del 24 ottobre 2017 – presenti la Presidente del Consiglio Comunale, la sig.ra Flaviana Sesena e il dr. MarianoVenturini).
La proposta di mantenimento della Strada Sud negli strumenti di programmazione e pianificazione urbanistica vigente di Cremona non comporta maggiori spese o minori entrate per il Comune”.