Cronaca

Trasporti nel caos: il Comune aveva chiesto incontro a ministro Toninelli un mese fa

Il sindaco aveva scritto oltre un mese fa, il 20 giugno, al ministro ai Trasporti Danilo Toninelli, per chiedere un incontro, insieme al presidente della Provincia Davide Viola. A quella richiesta non sarebbe mai arrivata risposta, nemmeno dopo sollecitazione telefonica.

 Gentilissima Segreteria del Ministro – iniziava la lettera –  il Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti ed il Presidente della Provincia di Cremona, Davide Viola desiderano chiedere un appuntamento al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Senatore Danilo Toninelli in merito alla situazione generale delle infrastrutture che riguardano il capoluogo e il territorio provinciale di Cremona e sulla quale il Sig. Ministro è a conoscenza. Siamo naturalmente disponibili ad effettuare l’ incontro presso gli uffici del Ministero ma saremmo anche lieti di ospitare il Ministro qui a Cremona in occasione di una Sua presenza nel territorio di residenza.

Il tema torna d’attualità dopo la disastrosa serata del 24 maggio in cui circa 500 persone di ritorno da Milano sono rimaste bloccate per due ore tra Pizzighettone ed Acquanegra, su un convoglio gestito da Trenord sulla rete a binario unico di Rfi.

Oggi, sindaco Galimberti e assessore alla Mobilità Alessia Manfredini hanno inviato una nuova lettera al presidente della Regione Fontana, all’assessore Cristina Terzi, e all’Ad di Trenord Cinzia Farisè: “Ci vediamo costretti di nuovo ad intervenire – scrivono –  a seguito del grave episodio avvenuto ieri, martedì 24 luglio 2018, sulla linea Milano-Cremona-Mantova, in particolare al treno regionale n.2661, in partenza da Milano alle ore 18.20 con arrivo alle 19,30 a Cremona e che alle ore 19,15 – a causa di un guasto alla linea aerea – ha avuto un ritardo di oltre 220 minuti.
Dalle ore 19.15 alle ore 23 oltre 500 pendolari, molti dei quali cremonesi, sono rimasti fermi per ore, a bordo del treno, senza scendere, senza un’informazione sull’evoluzione della problematica, senza l’utilizzo dei servizi igienici, in alcuni casi senza l’aria condizionata.
I pendolari hanno avuto assistenza a bordo da parte delle Forze dell’ordine (Carabinieri e Vigili del fuoco) e del personale sanitario. A loro va il nostro ringraziamento.
Vi chiediamo di acquisire tutte le informazioni necessarie per ricostruire l’accaduto, cause e responsabilità, e per una riflessione sulla gestione dell’emergenza.
Le operazioni sono avvenute con la massima celerità e nel pieno rispetto del contratto del servizio? Che problemi ha avuto la linea aerea? Si poteva prevenire? Ora è stata ripristinata e risulta pienamente operativa?
L’episodio di ieri è davvero la punta di un iceberg di quello che i pendolari ogni giorno sono costretti a subire. Un servizio che sta peggiorando da anni, giorno per giorno e che mette a dura prova la vita delle persone, mina la loro dignità e assolutamente denota una mancanza di rispetto per tanti lavoratori, studenti e famiglie del nostro territorio. E non solo sulla linea Milano-Cremona-Mantova, ma sulle linee per Brescia e su quelle verso l’Emilia Romagna.
Se Regione Lombardia desidera avviare un cambio di passo, restituendo un servizio dignitoso anche al sud della Lombardia e investendo finalmente nel servizio ferroviario insieme a Trenitalia, noi come Istituzioni locali saremo assolutamente in prima linea per collaborare. Ora, però, chiediamo fatti ed interventi. Cremona e il nostro territorio merita di più! In attesa di una risposta, porgiamo cordiali saluti.

Sulla stessa linea anche il sollecito dei consiglieri regionali Pd alla Terzi:  Matteo Piloni e Antonella Forattini: “Quanto accaduto ieri sera non può essere liquidato come un ulteriore disservizio. C’è qualcosa di più. Trenord non ha più il controllo della situazione. Ed è estate. Cosa succederà quest’autunno?”. Una situazione senza precedenti, dicono i consiglieri che chiedono all’assessore di intervenire immediatamente nei confronti di Trenord e Rfi per conoscere nel dettaglio cosa è accaduto ieri sera e mettere in campo quelle azioni necessarie per evitare ulteriori disagi. Per la cronaca, fanno sapere, anche il treno di questa mattina, il n.2648 da Mantova verso Milano via Codogno, è stato soppresso: “Non bastano i bonus ai pendolari e non bastano le penali nei confronti di Trenord, occorre prendere in mano la situazione con coraggio e determinazione”.

Nel frattempo, anche i sindaci dell’asta ferroviaria Cremona-Treviglio hanno inviato una lettera sui tempi di chiusura dei passaggi a livello, indirizzata a Rfi e Trenord, e per conoscenza all’assessore, con la quale si chiede di valutare l’installazione di dispositivi per ridurne i tempi.

“Una questione che riguarda anche altri territori, chiediamo pertanto alla Giunta di sollecitare Rfi e Trenord a dare le risposte necessarie e mettere in campo soluzioni concrete”.

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