Cronaca

Rimasto senza lavoro e senza alloggio, bergamino si scatena Patteggia 10 mesi ed è libero

AGGIORNAMENTO – Ha patteggiato dieci mesi senza la sospensione condizionale della pena, L.M., il 25enne senegalese arrestato tra il 2 e il 3 gennaio dai carabinieri per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Il giovane ha scatenato la sua furia dopo essere stato allontanato dal titolare dell’azienda agricola di Castelverde presso cui lavorava come bergamino. Questa mattina davanti al giudice Francesco Beraglia il 25enne, difeso dall’avvocato Antonio Patrini, ha patteggiato ed è uscito libero. Non ha lavoro, è di fatto senza fissa dimora e ha il permesso di soggiorno scaduto a novembre.

Diversi gli episodi che gli sono stati contestati dai carabinieri agli ordini del maggiore Rocco Papaleo. Il primo, accaduto intorno alle 17.30 del 2 gennaio, è avvenuto proprio nell’azienda agricola, dove i militari sono intervenuti in seguito alla lite scoppiata tra l’arrestato, in stato di agitazione e in evidente stato di ubriachezza alcolica, ed il suo datore di lavoro. Alla base della discussione il fatto che lo stesso era stato licenziato e si opponeva al fatto di dover liberare la stanza che aveva a disposizione e portare via con sé i suoi effetti personali.

Sempre a Castelverde, intorno alle 19.30, il senegalese ha iniziato a disturbare gli avventori all’interno di una tabaccheria in via Panni, pretendendo che qualcuno lo ospitasse in casa. Anche in questo caso sono dovuti intervenire gli uomini dell’Arma per calmarlo. Il 25enne ha tuttavia continuato a creare problemi: intorno alle 3.40 di notte è infatti tornato presso l’azienda agricola, disturbando ancora il proprietario. Stavolta i carabinieri lo hanno accompagnato presso il pronto soccorso di Cremona per accertamenti, in quanto sembrava non sentirsi bene.

Ed è stato proprio al pronto soccorso, intorno alle 9.30 della mattina, dove il senegalese si è scatenato: durante gli accertamenti sanitari, colto da un improvviso stato d’ira, ha aggredito con calci e pugni prima i medici e gli infermieri e successivamente i militari intervenuti su richiesta del 118. In particolare ha colpito alle mani e al volto uno dei carabinieri che cercava di riportarlo alla calma.

Sara Pizzorni

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