Politica

Piscina comunale: le reazioni di chi ha sempre contestato l'affidamento

Dopo la revoca a Sport Management della gestione dell’impianto natatorio comunale, non mancano le reazioni.

“L’Amministrazione Galimberti – commenta Maria Vittoria Ceraso –  revoca la concessione delle piscine comunali a Sport Management, considerate le numerose inadempienze emerse. E invece di cospargersi il capo di cenere ammettendo di aver preso la decisione sbagliata nell’affidare il nostro impianto natatorio alla suddetta Società per 25 anni non tenendo conto di tutte le criticità fatte presenti dalle società canottieri, dagli utenti e dalla sottoscritta che ha presentato sul tema ben sei atti tra interrogazioni e ordini del giorno, cerca di dimostrare che comunque ha agito bene perchè l’assegnazione della struttura era avvenuta attraverso un bando pubblico, elemento di garanzia per l’utenza e per la struttura (lo si è visto!), che prevede anche clausole contrattuali per la revoca in caso di inadempienza (ci mancava pure che non le prevedesse).
Forse varrebbe la pena ricordare che il bando messo a gara era stato predisposto dalla stessa Sport Management attraverso la procedura del proiect financing e che se l’affidamento fosse stato fatto ad altra Società partecipante alla gara il Comune avrebbe dovuto pagare una penale. Per mesi utenti e canottieri hanno lamentato l’inadempimento del bando sotto tanti profili e l’Amministrazione ha fatto orecchi da mercante anche di fronte ai malesseri e alle irritazioni cutanee che venivano denunciate. La dimostrazione è che il 21/1/2019 la maggioranza in Consiglio Comunale ha votato contro il mio ordine del giorno che chiedeva la revoca della concessione.
Mi fa piacere il cambio di rotta ma non mi sento di riconoscere alcun merito a questa Amministrazione che non ha nemmeno l’umiltà di riconoscere di aver commesso un grave errore.
Sarei proprio curiosa di sapere cosa dirà l’assessore Platè ai referenti delle Canottieri a cui ha chiesto un incontro. Vorrà forse elemosinare, ora che non sa che pesci pigliare, quell’aiuto e quella collaborazione che per mesi ha rifiutato quando c’è stato da decidere sull’affidamento della piscina?
Vedremo anche se Sport Management accetterà di buon grado la revoca o trascinerà il Comune nell’ennesimo contenzioso come ha fatto in tante altre città, anche questo tutto detto e documentato da me due anni fa alla Giunta e a molti consiglieri di maggioranza”.

Per Marcello Ventura, Fratelli d’Italia, anche lui capofila della battaglia contro l’assegnazione in varie commissioni di Vigilanza, “l’Amministrazione ha dovuto, suo malgrado, rompere con Sport Management. La pressione delle elezioni, il rischio di perdere un bacino di voti comunque mai avuto (nuotatori e le società) è concretezza.
Ecco allora la mossa da veri strateghi, prevedibile come la reazione di un bambino: la marcia indietro.
Questa, ancora una volta la considerazione che hanno dei cremonesi, considerati il nulla assoluto, senza midollo e ostaggi dei fenomeni che amministrano.
L’assessore Platé ha il coraggio di dire che rompono nonostante la piscina vada meglio di anni fa!Quando mai Cremona ha avuto una “sommossa” popolare come con voi per la gestione della piscina? Mai! Il Sindaco ha il coraggio di dire che un bando pubblico è garanzia per l’utenza. Ma Sindaco, 25 anni sono una garanzia? Integrare la perdita dei gestori scrivendolo nel bando è una garanzia?
Accettino questa sconfitta e la vittoria di chi come me e Fratelli d’Italia ha sempre creduto, lottando, nel ribaltare la situazione creatasi con questo affidamento.
Questa è una ulteriore, speriamo l’ultima, dimostrazione di incapacità, inadeguatezza, approssimazione della Giunta”.

Per Andrea Sozzi, consigliere di Obiettivo Cremona, si è messo il “sigillo finale sul documento che attesta l’incapacità politica e amministrativa e l’assenza di visione di una Giunta che è andata avanti per la propria strada contro ogni parere ragionevole, e che – tra l’altro – ha continuato a sostenere la bontà dell’operazione, anche mentendo in consiglio comunale e dileggiando le critiche dell’opposizione.
Chiedano scusa ai cittadini. E il sindaco ammetta per una volta, da persona seria, che gliel’avevamo detto. Per un solo atto di onestà intellettuale si possono perdonare molti errori. Perdonateli, se volete. E poi mandateli a casa”.

“Ennesima figuraccia del Professore, costretto a rimangiarsi tutta la difesa ad oltranza che ha profuso in questi anni nei confronti di SM. Siamo sicuri di volere rimettere Cremona nelle mani di queste persone?”, commenta Federico Fasani, FI.

 

 

 

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