Cronaca

'Senza Europa più libertà e ricchezza'. Di Stefano in città a sostegno del candidato Ratti

Foto Sessa (da sinistra, Galli, Di Stefano e Ratti)

Una sala Rodi gremita, nel primo pomeriggio di oggi, ha accolto Simone Di Stefano, segretario nazionale di CasaPound Italia, arrivato a Cremona per dar man forte al candidato sindaco Diego Ratti. Sul palco anche Gianluca Galli, candidato capolista di CasaPound Italia alla Camera per il collegio di Cremona – Lombardia 4. “Stiamo facendo un ottimo lavoro sulla provincia e abbiamo ottimi candidati, speriamo di vedere risultati”, ha esordito Di Stefano. “Ci vuole cuore, passione, ma anche soldi per tenere in piedi un movimento che non ha padroni. Agli occhi dei più ci dipingono come un’associazione a delinquere o come mostri dediti alla violenza quotidiana. Invece siamo italiani che non si arrendono e che vogliono che questa nazione ritrovi la sua identità”.

Durante il suo intervento, Di Stefano ha attaccato più volte la Lega e Fratelli d’Italia sul tema Europa: “Tutti con gli stessi slogan”, ha detto il segretario nazionale: “prima dicevano che bisognava uscire dall’Europa, ora invece che bisogna cambiarla. Tutte baggianate. Dobbiamo smettere di avere paura, dobbiamo uscire dall’Europa e riconquistare la sovranità monetaria per una nazione libera e indipendente. Ora non c’è più lavoro, le città muoiono, siamo destinati all’estinzione. In Europa siamo solo amministratori di condominio, chiusi in una logica di austerità e con l’economia che non gira”. Di Stefano, oltre che contro gli altri partiti di destra, ha criticato anche le politiche di Di Maio: “Con il reddito di cittadinanza ha detto di aver cancellato la povertà dalla nazione, ma questa manovra è stata fatta male, proprio perche il Governo è stato costretto a rimanere nei parametri dettati dall’Unione Europea. Noi invece vogliamo un lavoro stabile e sicuro, non una mancetta. Fuori dall’Euro e con una nostra moneta avremo più libertà e più ricchezza”. “In questo siamo soli”, ha concluso, “ma stiamo crescendo di giorno in giorno”.

“Siamo una comunità militante non ricca di denaro, ma piena di coraggio e di buona volontà”, ha detto a sua volta il candidato sindaco Diego Ratti, che ha ringraziato i 25 candidati per le comunali di Cremona e gli “oltre 250 cittadini che hanno sottoscritto la presentazione della nostra lista”. Ratti è entrato nel dettaglio delle problematiche locali: “Cremona si sta sgretolando tra l’incuria e il degrado dovuto ad una classe politica incapace dedita unicamente a coltivare i propri orticelli di interessi. L’immagine di piazza Lodi, a cento metri da piazza del Duomo, presenta immobili di proprietà comunale fatiscenti e transennati, una pavimentazione a ciotoli devastata, una illuminazione da terzo mondo. Un negozio su due è vuoto, due giovani su tre sperano solo di potersene andare al più presto a vivere altrove, grandi e inutili complessi commerciali circondano la città da ogni lato, devastando tutto il piccolo commercio cittadino. Le ferrovie funzionano a singhiozzo e le comunicazioni con Milano sono sempre più difficili”.

La proposta di Ratti è quella di “spingere al massimo per la nuova autostrada in modo da realizzare nuove aree di insediamento industriale che portino nuove possibilità di lavoro”. E poi “rilanciare Cremona sul piano turistico culturale come città della musica e organizzare convegni di approfondimento storico”. “Ho proposto”, ha detto, “di portare Cremona a livello di Salisburgo, cittadina austriaca che vive decorosamente grazie ad un turismo cosmopolita permanente”. “Ma credete che tutto ciò avrà un riscontro?”, si è chiesto Ratti. “Non credo proprio. I poteri forti hanno già deciso. Cremona resterà amministrata dai soliti democristiani ligi ai loro ordini”.

In occasione dell’arrivo a Cremona del segretario nazionale CasaPound Di Stefano, in piazza Giovanni XXXII, transennata in ogni ingresso, sono state messe in campo importanti misure di sicurezza da parte delle forze dell’ordine per far fronte ad eventuali tafferugli o incidenti dovuti alla presenza di contestatori o appartenenti ai centri sociali. Fortunatamente tutto si è svolto senza alcuna problematica.

Sara Pizzorni

Fotografie di Francesco Sessa

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