Cronaca

Affitta online casa a Rimini e parte per la vacanza, ma è una truffa. 56enne a processo

L’avvocato Curatti

Avrebbe inserito su un sito online di vendite e acquisti l’offerta di affitto di un appartamento a Rimini, facendosi consegnare una caparra. Peccato che di quell’appartamento non aveva la disponibilità. Maria Donato, 56 anni, napoletana, è  finita a processo con l’accusa di truffa. La difende l’avvocato Luca Curatti. Vittima, Tiziana, 44 anni, residente a Cremona, che in quella casa avrebbe voluto passarci le vacanze. Il 23 luglio del 2015 la donna aveva visto sul sito di annunci online un’offerta relativa all’affitto di una casa vacanze in viale Modena a Rimini nel periodo 9-23 agosto. “Pubblicato sull’annuncio”, ha raccontato Tiziana nella denuncia sporta il 9 agosto successivo presso i carabinieri di Rimini, “c’era il numero di telefono di un certo Luigi. L’ho chiamato e lui mi ha dato la disponibilità dell’abitazione, dicendomi che mi sarebbe arrivata una mail da sua moglie con tutte le indicazioni per avere l’Iban per il successivo bonifico con intestataria la moglie, Maria Donato”. “Il giorno seguente”, ha spiegato Tiziana, “ho versato una caparra di 440 euro utilizzando il sito della mia banca tramite l’home banking del mio conto corrente”. In seguito la cremonese aveva contattato la Donato che le aveva detto che avrebbe atteso una sua successiva telefonata per concordare la consegna delle chiavi dell’appartamento una volta arrivata a Rimini, aggiungendo che le avrebbe fatto scrivere dal marito una mail per ricevere le indicazioni per raggiungere la casa. Ma alla 44enne non è mai arrivata alcuna mail e ai numeri di telefono di Luigi e di Maria rispondeva sempre la segreteria telefonica. Al suo arrivo a Rimini, Tiziana aveva trovato l’amara sorpresa: in viale Modena non c’era alcuna abitazione che corrispondeva alle immagini inserite sull’annuncio. “Sul posto”, si legge nella denuncia di Tiziana, “ho trovato un signore che mi ha informato che già altre persone erano state lì cercando altre abitazioni promesse in altri annunci”. Dopo la denuncia erano partite le indagini che avevano consentito di arrivare ad identificare la presunta responsabile del raggiro. Il processo nei confronti dell’imputata entrerà nel vivo il prossimo mese di novembre.

Sara Pizzorni

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