Cronaca

Spese elettorali candidati sindaci, pubblicati i rendiconti

Il dibattito dei 7 candidati sindaco in piazza del Comune prima del 26 maggio

Pubblicati all’Albo pretorio del Comune i rendiconti delle spese sostenute dai candidati sindaco alle ultime consultazioni elettorali (sia per il primo che per il secondo turno, in quest’ultimo caso solo Galimberti e Malvezzi).

Carlo Malvezzi. Il candidato di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e civici di destra è quello che ha speso di più: 43.900 euro, cifra coperta da contributi da parte di privati. Il grosso della spesa ha riguardato i costi di comunicazione e addetto stampa (23.665 euro); 10.718 euro alla voce ‘pubblicità elettorale’. Per materiale cartaceo 4.727 euro, mentre per eventi e manifestazioni sono stati spesi 3.522 uro.
Gianluca Galimberti: 16.984 euro. In particolare, 13mila per manifesti e stampati, promozione immagine sui media e pubblicazione presentazione programma.
Ferruccio Giovetti: 1.645 euro.
Francesca Berardi: 636 euro, di cui 221 per volantini e 150 per manifesti.Viene specificato che la somma è stata interamente coperta da contributi volontari.
Alberto Madoglio: lapidaria la comunicazione in Comune: “il partito di Alternativa Comunista non ha sostenuto spese per la lista e i candidati al consiglio comunale del 26 maggio 2019, essendosi avvalso di materiale autoprodotto”.
Luca Nolli: Il candidato del Movimento 5 stelle dichiara di aver speso 847,20 euro, tutto di tasca propria. 218 euro per i santini elettorali, 540 per manifesti e volantini.
Diego Ratti: Nessuna spesa dichiarata, né per la candidatura a sindaco di Cremona nella lista di Casa Pound, né per quella di consigliere a Motta Baluffi.

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