Cronaca

L'Ufficio scolastico territoriale cade a pezzi: il dirigente Molinari lancia l'allarme

L’edificio che ospita l’Ufficio scolastico territoriale, ex Provveditorato versa in condizioni pessime. A denunciare la situazione è lo stesso dirigente, Fabio Molinari, recentemente insediato. E’ lui, in una missiva, indirizzata alle istituzioni e agli organi di comunicazione, a raccontare di aver “constatato il profondo stato di abbandono dello stabile in cui è ospitato l’ Ust” racconta. “Tale stato si evince tranquillamente da una visita anche sommaria all’edificio, dove si riscontrano intonaci non curati, crepe nelle murature, ascensori non funzionanti, serramenti rovinati e parte dello stabile stesso completamente inagibile (spazio ex teatro)”.

Non è tutto: manca anche l’aria condizionata: “Dal punto di vista degli impianti, non ho ragione di dubitare che siano perfettamente a norma, tuttavia riscontro la mancanza del necessario condizionamento dell’aria in una città, come Cremona, dove l’estate è particolarmente torrida. Ho ricevuto, già nel mese di luglio, una lettera firmata dai dipendenti dell’ Ufficio in cui si sottolineava la quotidiana sofferenza nel lavorare in estate con temperature altissime e, in inverno, con la situazione completamente opposta”.

Non è tutto: anche la stanza riservata al Dirigente, “che rappresenta comunque un’Istituzione, appare del tutto inadeguata, se vi sia l’occasione anche di ricevere altre visite istituzionali” commenta Molinari, che denuncia anche una vicenda recente: “Uno dei dissuasori antipiccione (che presenta punte acuminate) in ferro si è staccato dal supporto cadendo sulle scale di ingresso dell’Ufficio. Per fortuna nessuno si trovava in quella zona, altrimenti avrebbe potuto ferirsi in modo anche grave” racconta ancora il dirigente.

“Inoltre, il blocco dell’ascensore impedisce a soggetti diversamente abili che intendano recarsi in Ufficio, di poter salire al primo piano. Tutto ciò determina da parte del sottoscritto una fortissima preoccupazione sia per l’incolumità del personale che quotidianamente lavora presso l’Ust, sia del pubblico che viene ricevuto. Non dimentichiamo che, a breve, inizieranno le operazioni di nomina del personale e decine di persone dovranno recarsi in Ufficio per sottoscrivere un contratto. In coscienza non mi sento tranquillo di fronte ad impegni non ben calendarizzati di un adeguamento della struttura o di un trasferimento in altra sede”.

Molinari si appella quindi alle Istituzioni della Provincia “perché possano farsi promotrici di una celere soluzione che consenta a tutti di lavorare in un clima di sicurezza e serenità” si legge in conclusione della missiva. “Non voglio che una disgrazia fortuita sia la causa dell’interessamento nei confronti del problema ma chiedo con forza che il problema sia affrontato immediatamente, con tempestività e celerità, in modo da conferire all’Ufficio la dignità che esso merita e di garantire a tutti i fruitori del servizio che eroga (e ovviamente ai dipendenti) la necessaria tranquillità.

Questo appello arriva in prossimità del 8 agosto, giornata dedicata al ricordo delle vittime cadute durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, pertanto sento con maggiore urgenza la responsabilità di richiamare tutti al proprio compito. Ho scritto recentemente all’Amministrazione Provinciale ed alla Proprietà dello Stabile evidenziando le criticità che qui ho riassunto ma quanto avvenuto lunedì 5 agosto mi ha spinto a scrivere questo appello più accorato e sentito che, mi auguro, non resti inascoltato”.

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