Cronaca

Banda Larga, A2A cederà contratti ad altri operatori perché non remunerativi

A2A sta disdicendo tutti i contratti non remunerativi nel settore della Banda Larga. A dirlo, per iscritto, è il sindaco Gianluca Galimberti, in risposta ad un’interrogazione del consigliere comunale di Viva Cremona, Maria Vittoria Ceraso. “Per i circa 2.500 clienti wireless è stato stipulato un accordo co la società Bls, per la migrazione dei contratti entro la fine dell’anno” scrive il sindaco. “Per i circa 3000 clienti in fibra di Cremona (2700 residenziali e circa 200 small business) sono in corso negoziazioni dei contratti entro la fine dell’anno”. Insomma, sebbene l’infrastruttura rimanga di proprietà di Aem, che “contrattualmente è impegnata sino al 2038 a sviluppare la stessa su indicazioni tecnologica di A2A Smart City”, i contratti verranno ceduti. E la rete Aem “servirà clienti business” scrive Galimberti.

In tutto questo si inserisce l’azienda Open Fiber, altra questione posta dal consigliere Ceraso, in quanto da mesi “è sotto gli occhi fi tutti i cittadini il susseguirsi di aperture di cantieri stradali non annunciati relativi a lavori su aree pubbliche che A3A Spa Smart City sta realizzando per conto di Open Fiber Spa”. Cantieri, scriveva Ceraso nella sua interrogazione, che “sono realizzati nel giro di pochi minuti, includendo spesso i veicoli parcheggiati, occupando in buona parte il marciapiede laterale e mettendo a rischio l’incolumità dei passanti, in totale dispregio delle regole prevista dalla legge in materia di sicurezza”.

Una circostanza che il sindaco nella propria risposta non nega: “I lavori di Open Fiber sono stati fermati in alcuni casi, mentre in altri sono state elevate sanzioni e in altri ancora sono stati richiesti interventi modificatori rispetto alla segnaletica e alla sicurezza”. Non solo: nel corso dei mesi gli uffici di Comube e Aem hanno effettuato un controllo costante di tali cantieri, che “ha condotto all’emissione di provvedimenti restrittivi rispetto a situazioni di criticità”. A questo proposito, già diversi problemi c’erano stati tra luglio e agosto, mentre più recentemente lo scorso 8 ottobre l’amministrazione aveva contestato alla stazione appaltante “uno scollamento tra le imprese esecutricie  la struttura direzionale, condizione chenn permetteva un efficace controllo dei cantieri da parte dello scrivente” scrive ancora Galimberti. Infine, il 18 ottobre “è stato effettuato un controllo a tappeto dei cantieri in oggetto, verificandone 8 e procedendo a predisporre verbali e atti amministrativi sanzionatori per irregolarità circa il rispetto delle norme stradali”.

“Con circa 50 giorni di ritardo (i tempi previsti da regolamento per rispondere ad un’interrogazione scritta sono 30), dopo il sollecito che ho inviato agli uffici lunedì, il sindaco ha risposto ai vari quesiti posti ammettendo di fatto le criticità segnalate con l’interrogazione” sottolinea Ceraso commentando la risposta del primo cittadino”.

Di fatto, per il consigliere, emerge che “A2A Smart City sta cedendo i clienti che non ritiene più remunerativi”. Questo significa che 5.500 utenze dovranno cambiare operatore. “Com’era previsto, dopo la partnership con A2A voluta dall’Amministrazione Galimberti, l’unica logica che conta è quella del profitto. Sono lontani i tempi delle vantaggiose tariffe di Aem Com di cui hanno goduto i cremonesi e il Comune stesso su cui ora graveranno maggiori costi di fruizione di un servizio che a Cremona è sempre stato economico e all’avanguardia”.

Inoltre Ceraso solleva ulteriori dubbi: “A2A Smart City, per l’utilizzo della rete infrastrutturale di Aem, paga un canone. Il sindaco si guarda bene però dallo specificare a quanto ammonta lo stesso… forse perché l’importo è irrisorio rispetto al valore della rete o perché fino ad oggi A2A non ha ancora versato un euro e pare non voglia farlo nemmeno in futuro?” si chiede.

Infine una stoccata al Comune per la vicenda di Open Fiber: “Il sindaco ammette i gravi problemi che si sono verificati in occasione dei cantieri A dimostrazione della serietà e correttezza dei soggetti con cui il Comune ha sottoscritto convenzioni, che per ora hanno creato solo disagi e disservizi ed in futuro produranno certamente maggiori costi per i cittadini cremonesi”.

LaBos

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