Cronaca

Misure per il Coronavirus: ecco quello che succede in provincia di Cremona

La spiegazione dell'ordinanza per la 'zona gialla', che comprende il territorio Cremasco, Cremonese e Casalasco

(foto Sessa)

Al fine di contenere la diffusione del Coronavirus, il Ministero della Salute, di concerto con Regione Lombardia, ha classificato la provincia di Cremona in ‘zona gialla’ (la bassa lodigiana, considerata focolaio, è in ‘zona rossa’, ndr).

Ma questo cosa comporta? Di seguito si trova la spiegazione dell’ordinanza e delle misure restrittive di prevenzione in atto fino a nuova comunicazione.

1 – MANIFESTAZIONI: Sono sospesi gli eventi di qualsiasi natura, che siano al chiuso o all’aperto, anche quelli di carattere culturale, sportivo e religioso. Ciò significa che anche le celebrazioni eucaristiche non si svolgeranno.

2 – SCUOLE: Le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse. Ogni Comune (o raggruppamento di Comuni) ha deciso autonomamente se sospendere o meno l’attività degli asili nido. I viaggi d’istruzione, sia in Italia che all’estero, sono stati annullati.

3 – I MUSEI e le BIBLIOTECHE, così come tutti gli altri luoghi di cultura, sono chiusi.

4 – UFFICI COMUNALI: Ogni Comune ha dato precise disposizioni. Per conoscere i servizi attivi è sufficiente telefonare, tenendo conto che i servizi essenziali e di pubblica utilità vengono mantenuti.
L’ordinanza dispone la sospensione dei concorsi in atto.

5 – BAR: Bar e locali (compresi quelli di intrattenimento al pubblico) saranno chiusi dalle 18 alle 6 del mattino.

6 – SUPERMERCATI: Resteranno aperti, ma i negozi presenti nelle gallerie dei centri commerciali, dovranno chiudere nel finesettimana, con eccezione dei punti di vendita di generi alimentari.

Il Presidente della Regione Lombardia, sentito il Ministro della Salute, può modificare le disposizioni in ragione dell’evoluzione epidemiologica.

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