Cronaca

Giuliano e Lidia Regis, persone da non dimenticare: ricordo dalla Val Camonica

Egregio Direttore,

ho avuto ieri la notizia della morte di Giuliano Regis e della moglie Lidia all’inizio di aprile. Desidero informarla che li ho conosciuti molto bene in seguito ad un’avventura che Giuliano mi propose nel 2011.

Durante l’estate Giuliano e Lidia ritornarono in un luogo che avevano frequentato per lungo tempo negli anni ’60: Ponte di Legno. In quella circostanza affiorarono nella loro mente le fotografie scattate quasi cinquant’anni prima e archiviate. Immagini eccezionali sulla vita quotidiana dei contadini che ormai stava scomparendo. In particolare, come molti turisti che frequentano l’alta Valle Camonica, i Regis si erano innamorati di Viso, ora nel parco dello Stelvio. I Regis mi rintracciarono chiedendo informazioni in Comune e progettammo la pubblicazione delle fotografie. Il volume è stato stampato da Fantigrafica nel 2013 con il titolo “Una sera all’alpeggio” e raccoglie gran parte degli scatti di Giuliano nel 1964 e i commenti di molte persone da lui ritratte nella vita quotidiana e intervistate a cura dei ragazzi di Pezzo. Le fotografie sono state poi stampate per interessamento dell’allora presidente dell’Associazione Scursai di Pezzo, Yuri Zuelli, e collocate in una mostra permanente all’interno del Centro Sociale della frazione.

La collaborazione con Giuliano e Lidia ha creato per me una nuova amicizia che è durata nel tempo. Ho avuto modo di apprezzare tutte le qualità di due persone di grande valore. La loro cultura, la loro umanità, la loro curiosità, la loro preparazione in molti campi ci ha portato a condividere molti momenti di intenso scambio.

Il rapporto continuo tra Ponte di Legno e Cremona data da molti secoli a causa della transumanza ovina. La simbiosi tra la montagna e la pianura è una storia ancora in gran parte da scrivere. Giuliano ci ha aiutato a tratteggiarne un pezzo. Di questo gli siamo infinitamente grati e vorremmo che, una volta passata la buriana del virus, i Regis fossero adeguatamente ricordati sia nella loro città sia nella nostra valle.

La prego, se lo ritiene opportuno, di pubblicare le mie condoglianze ai parenti e agli amici che hanno conosciuto queste persone straordinarie e che non so come raggiungere altrimenti.

La ringrazio e la saluto cordialmente

Giancarlo Maculotti

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