Cronaca

Ghisleri pronto a ripartire, la preside: 'Ecco come si ipotizza l'alternanza della didattica'

Mentre le scuole per l’infanzia hanno preso il via, continuano i preparativi nelle scuole superiori, che inizieranno l’anno scolastico tra una settimana. Tutto è pronto al Beltrami-Vacchelli-Ghisleri, dove la nuova preside, Simona Piperno, sta predisponendo le ultime cose in vista della partenza. “La scuola sta rispondendo ai bisogni delle, utenze nel rispetto delle direttive ministeriali, con impegno massimo da parte di personale scolastico e docenti, che stanno manifestando entusiasmo e voglia di partire. Il lockdown ha segnato tutti e il desiderio di riprendere con la didattica in presenza è altissimo”.

Quali sono i nodi ancora da sciogliere?
“Quello principale è proprio come ripartire. Bisogna capire se le disposizioni che abbiamo dato verranno ben recepite dall’utenza e in che modo: dagli ingressi contingentati all’organizzazione degli spazi, alla didattica integrata. Ci sono tante novità tutte insieme in questo avvio così strano dell’anno scolastico”.

Parliamo dell’integrazione della didattica a distanza e presenza?
“Ancora non abbiamo fatto una delibera degli organi collegiali, ma la proposta che verra lanciata sarà di ipotizzare un primo quadrimestre con prime sempre in presenza, per rispondere alle necessità di accoglienza nella scuola, mentre le altre fasce d’età, a turno, faranno una settimana di didattica a distanza (una settimana le seconde, una le terze, e via di seguito). Nel secondo quadrimestre, invece, le prime saranno inserite nella turnazione, mentre le 5, dovendo preparare gli esami, faranno presenza continua. In questo modo rispondiamo alla necessità di tenere in presenza solo l’80% degli studenti. Per quest’anno è stata predisposta una piattaforma unica per la didattica a distanza, e la scuola andrà incontro agli studenti che sono sprovvisti di computer, fornendoli in comodato d’uso, ovviamente nei limiti delle nostre disponibilità”.

A che punto siete con l’organico?
Ci mancano ancora tra i 10 e i 15 insegnanti, ma pochi sono quelli che occupano una cattedra completa mentre gli altri hanno solo spezzoni orari. In complesso, quindi, non siamo messi male. La nostra fortuna è avere un’importante presenza di personale già di ruolo. Ora siamo in attesa che si concludano le operazioni della chiamata veloce, ma dal 14 dovremmo già avere a disposizione anche i supplenti”.

Con che spirito si accinge ad affrontare questo anno scolastico?
“Un po’ di preoccupazione c’è, ma sono fiduciosa e credo si farà di tutto per mantenere le scuole aperte e credo che anche gli studenti stessi, con grande senso di responsabilità, si impegneranno a rispettare le misure di sicurezza. Con i pochi già presenti per i corsi di recupero, ho notato una grande capacità di adeguarsi alle regole;: bisogna presentare un’autocertificazione in cui si attesti di non essere entrati in contatto con persone infette, è necessaria la misurazione della temperatura all’ingresso, e indossare la mascherina quando non è garantita la distanza di sicurezza. C’è ottimismo da parte di tutti e penso che la scuola si sia meritata tutta la fiducia che le si sta dimostrando in questa occasione”.

Come vi siete organizzati con la capienza delle classi?
“Abbiamo la fortuna di avere delle aule molto grandi e senza troppi alunni, quindi non abbiamo dovuto fare spostamenti. Solo due classi, che raggiungono o superano le 30 unità, sono state dislocate in luoghi più ampi, ma sempre all’interno dell’istituto. Tuttavia siamo ancora in attesa dei nuovi banchi”.

Laura Bosio

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