Cultura

Vassilev e i solisti del Covent Garden: altro grande concerto in Auditorium

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“Signora, dove c’è musica non può esserci nulla di cattivo” fa dire Miguel de Cervantes al suo Don Chisciotte. Ed è la sensazione che si è avuta anche nel secondo concerto di questo straordinario Festival Stradivari nell’auditorium dove il distanziamento riduce di un terzo la capienza e gli spettatori si presentano con la mascherina. La leggerezza del  concerto di Vasko Vassilev e i Solisti del Covent Garden e la sicurezza messa in campo hanno davvero dato la sensazione di aver chiuso fuori il coronavirus. Il programma del concerto, per la prima volta si è tenuto nel tardo pomeriggio di domenica, è stato davvero notevole dalla sonata n.3 di Gioacchino Rossini (con un eccezionale contrabassista) al concerto n.6 di Vivaldi, alla popolarissima Ciaccona in sol minore di Tomaso Vitali, per poi tornare a Vivaldi (concerto n.8 per due violini) per poi chiudere con Navarra di Pablo de Sarasate (dove ha trovato straordinaria espressione il virtuosismo di Vassilev) e la collaudata Fantasia da Carmen sempre di Sarasate che ha trascinato il pubblico. Da ammirare, oltre alla bravura del sestetto, la grande sintonia e armonia tra i maestri concertatori. Insomma un concerto da incorniciare. E bene ha fatto la televisione Cremona1, per ovviare alla riduzione di posti in auditorium, a trasmettere il concerto integrale in diretta.

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