Caccia: dai collari elettrici agli illeciti amministrativi, prime sanzioni della Forestale

Stagione della caccia appena iniziata e già diversi illeciti scoperti dai Carabinieri della Forestale di Crema. In un’operazione congiunta con i Carabinieri di Castelleone, hanno denunciato alla Procura di Cremona un 30enne italiano residente a Pandino per aver utilizzato su uno dei suoi cani da caccia un collare finalizzato all’emissione di scosse elettriche. Il cane, insieme ad altri, si era allontano dal proprietario ed è stato intercettato per strada. A comprovare l’effettiva funzionalità ad emettere scosse elettriche radiocomandate, oltre alla mancanza di capsule gommate sugli elettrodi, il led attivo ed i test effettuati da ATS Valpadana.
Un secondo intervento, in collaborazione con la Polizia Provinciale, è avvenuto a Castel Gabbiano, dove è stato sanzionato un 70enne italiano trovato in possesso di esemplari di avifauna selvatica (due merli di cui uno albino ed un tordo) illecitamente detenuti in quanto non inanellati. Gli animali, in buone condizioni di salute, venivano contestualmente rimessi in libertà. Da controlli negli ambiti venatori è invece stato rilevato un illecito amministrativo per omessa annotazione su tesserino venatorio. Lo stesso rilievo è avvenuto da parte della Stazione Carabinieri Forestale Cremona nel Cremonese a Stagno Lombardo. Dalle attività di accertamento finora svolte, è emerso e un sostanziale rispetto delle normative di Polizia Venatoria da parte dei titolari licenze di caccia; particolare attenzione come nelle passate stagioni, sarà rivolta soprattutto a prevenire e reprimere i fenomeni di bracconaggio/uccellagione propriamente detti oltre utilizzo di richiami vietati, reti e strutture (capanni) non autorizzate. Tutti illeciti e reati – afferma la Forestale – posti in essere prevalentemente da residenti di altre province e, per il bracconaggio propriamente detto, da soggetti anche privi di licenza.