Cultura

Al teatro Ponchielli, due appuntamenti per la Giornata della Memoria

Per non dimenticare le violenze della Shoah, il Teatro Ponchielli, in occasione della Giornata della Memoria di mercoledì 27 gennaio ha dato vita a due importanti appuntamenti.

Il primo coinvolge alcune figure del panorama teatrale cremonese con il progetto video La Memoria attraversa il Teatro, nato in sinergia con SeiDigitale di Cremona e con la partecipazione di Beppe Arena (attore e regista), Nicola Arrigoni (critico teatrale), Alberto Branca (attore e regista), Dario Cantarelli (attore), Daniela Coelli (attrice), Andrea Cigni (regista), Massimiliano Pegorini (attore), Claudia Scaravonati (attrice), che hanno contribuito con una selezione di letture, testi e pensieri di Primo Levi, Joyce Lusso, Anna Frank, Liliana Segre, Etty Hillsum, Carlo Alberto Carutti.

I brani scelti sono stati appositamente selezionati dai protagonisti stessi del video. Il video sarà visibile a partire dalle ore 15 di domani 27 gennaio e fino alle 24 di domenica 31 gennaio sul sito https://teatroponchielli.it/ e sui canali social del teatro (Fb, instagram).

Il secondo è uno spettacolo, trasmesso in diretta streaming dallo Spazio Rossellini di Roma, sempre mercoledì 27 gennaio (ore 21.00). Nato in collaborazione tra ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio con TPE – Teatro Piemonte Europa e Fondazione Teatro A. Ponchielli, vede la presenza di uno degli attori più affermati del panorama italiano Valter Malosti impegnato in Fuga, Ventuno poesie di Primo Levi, scritte fra il 1946 e il 1985.

La lettura sarà accompagnata da un’introduzione a cura di Corrado Augias e dai live electronics di Gup Alcaro e le chitarre di Paolo Spaccamonti. (in allegato la scheda dettagliata dello spettacolo)

La diretta streaming sarà trasmessa sul sito del teatro https://teatroponchielli.it/ e sulla pagina FB https://facebook.com/ponchiellicr e sulla piattaforma ATCL Magazine https://atclmagazine.it nella sezione live.

Per non dimenticare gli orrori del passato e imparare a non sottovalutare i segnali di intolleranza, odio, razzismo e sopruso che si insinuano nel nostro vivere civile e nella nostra quotidianità.

 

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