Deposito rottami ferrosi, pronto
progetto magazzino in via Acquaviva
Verrà realizzato un capannone insonorizzato per svolgere le principali attività di stoccaggio e lavorazione del rottame destinato ad essere riciclato per diventare acciaio. Prevista anche un'ampia barriera verde verso via Acquaviva con un pannello fonoassorbente in grado di schermare l’area sia dal punto visivo che acustico.
Verso una svolta la questione dei rottami ferrosi dell’acciaieria, depositati in via Acquaviva, oggetto di ripetuti reclami da parte del Comitato di quartiere Cavatigozzi. L’azienda – come già annunciato dall’amministrazione Galimberti – ha avviato l’iter per la costruzione di un magazzino che risolva sia il problema della dispersione che il disturbo acustico legato alla movimentazione dei materiali. In questa ottica di dialogo con le richieste dei residenti, e al tempo stesso per soddisfare una necessità aziendale, l’Acciaieria ha presentato il progetto per un riordino logistico in via Acquaviva 6, ai margini del canale navigabile, per immagazzinare i rottami ferrosi utilizzati per produrre acciaio.
Il progetto prevede, tra le altre cose, la realizzazione di un capannone insonorizzato dove si svolgeranno le principali attività di stoccaggio e lavorazione del rottame ed un’ampia barriera verde fronte strada, dotata di un pannello fonoassorbente in grado di schermare l’area sia dal punto visivo che acustico.
Il progetto di sistemazione dell’area è attualmente in fase di presentazione alle Autorità competenti e sarà realizzato non appena conclusi il confronto tecnico e l’iter amministrativo.
I rottami di ferro, ossia materiale riciclato, sono la base dell’attività siderurgica, che evita così il ricorso a materia prima vergine (ghisa) per la produzione di acciaio di qualità.
All’interno della categoria rottami stanno i più diversi prodotti in acciaio (dagli elettrodomestici alle auto da demolire) che, al termine della loro vita utile, possono essere riciclati per produrre nuovo acciaio.
L’acciaio può essere riciclato infinite volte senza perdere alcuna delle sue proprietà originarie. Ciò lo rende una vera e propria “risorsa permanente”, utile anche nell’ottica di un’economia sostenibile.
Ogni tonnellata di acciaio riciclato permette di risparmiare 1,1 tonnellate di minerale di ferro, 52 chilowattora di energia elettrica e, in più, le emissioni in atmosfera diminuiscono dell’86%. Un processo virtuoso, che avviene anche a Cremona.