Recupero Manfredini, maggioranza
attacca contro voto contrario
Dopo gli attacchi del centrodestra sull’approvazione, in consiglio comunale, del protocollo di intesa per lo spostamento del Politecnico alla ex Caserma Manfredini e la realizzazione di una parziale Cittadella della sicurezza nella attuale sede universitaria, intervengono i capogruppo in consiglio comunale Roberto Poli (Pd), Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città-Cremona Attiva) e Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona).
“Nell’ultimo Consiglio comunale è apparsa del tutto incomprensibile la decisione delle minoranze di centrodestra che non hanno votato a favore del progetto di recupero della caserma Manfredini e dello spostamento in via Sesto, presso la sede attuale del Politecnico, di Questura e Polizia stradale” commentano in una nota.
“Una decisione dettata solo da contrapposizione politica, perché le motivazioni addotte nel dibattito sono state fumose e inconsistenti. Appoggiare il recupero della caserma Manfredini e non appoggiare quella di via Sesto significa infatti non avere capito che i due progetti sono strettamente connessi ed interdipendenti: ciascuno dei due può essere realizzato se lo è contemporaneamente anche l’altro.
La minoranza è quindi invitata a spiegare ai cittadini per quali ragioni non intendono sostenere il progetto complessivo, finanziato dalla Fondazione Arvedi Buschini, che grazie ad una visione condivisa con l’Amministrazione e alla regia dell’Amministrazione Comunale stessa consente di
1. Sviluppare la vocazione della città a corsi universitari collegati alle specificità e alle eccellenza del territorio, nel settore musicale e L liutario e nel filone agroalimentare
2. Recuperare un edificio fatiscente e creare un’area della città dedicata all Università e ai suoi servizi
3. Giovarsi dei riflessi economici derivanti dalla presenza degli studenti universitari, in particolare in riferimento a servizi abitativi, locali pubblici, attività commerciali
4. Adibire la sede attuale del Politecnico a sede della cittadella della sicurezza (Questura e Polizia Stradale)”.