Cronaca

Stop alle discoteche: "Non
capiamo, molti non riapriranno"

(foto di repertorio)

Discoteche chiuse fino al 31 gennaio, è uno dei provvedimenti presi ieri, giovedì 23 dicembre, dal consiglio dei ministri nell’ambito delle misure tese ad arginare la diffusione del virus durante le festività natalize e oltre. La stretta di capodanno, contenuta nel decreto legge festività, si abbatte sulle sale da ballo. Il decreto prevede innanzitutto lo stop a tutti gli eventi e le feste previste in piazza e i concerti all’aperto con scadenza fine gennaio. Misura presa anche per uniformare le varie decisioni che erano state già adottate da regioni e sindaci.

Per quanto riguarda nello specifico le discoeteche si tratta di una scelta maturata durante il consiglio dei ministri perché nella bozza era previsto che chi volesse andare ad una festa in un locale o a ballare in discoteca dovesse aver fatto il booster o avere un tampone negativo se ancora in attesa della terza dose. “Non ci spieghiamo – dice Rosario Zanoni, sindacato gestori sale da ballo – questa decisione e questa cattiveria nei nostri confronti. Cominciavamo ora a riprenderci un po’ e contavamo sul Capodanno per iniziare a rientrare dalle perdite: tanti non riapriranno più”.

Simone Bacchetta

 

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