Tariffa puntuale: dai sacchi
ai mastelli con i tag

Se il Comune di Cremona dovesse accedere ai fondi del Pnrr, un milione di euro che arriverebbero dal ministero della Transizione Ecologica, già a giugno di quest’anno si partirebbe con l’iter burocratico per sostituire i sacchi azzurri con i tag, che tanto hanno fatto discutere con i bidoni, sempre dotati di chip. Questi saranno di diverse dimensioni, compresi anche quelli di 40 litri per le utenze domestiche, una misura tanto richiesta da alcune fasce di cremonesi per lo più single o anziani soli. Attualmente i sacchi sono da 60 litri.
È dunque in evoluzione la cosiddetta tariffa puntuale partita da qualche mese per la quale anche nel 2022 l’utente non pagherà nulla perché considerato ancora un anno di misurazione e perfezionamento. Finito il periodo di sperimentazione, dal 2023 la Tari sarà composta da una parte fissa determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio compresa anche di un numero di svuotamenti e da una parte variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti.
Nel 2022 resterà invariato invece il sistema di pagamento della Tari rispetto al 2021. È utile invece chiedersi una volta che saranno adottati i mastelli che fine faranno i sacchi con il chip. Ci potrebbe essere una doppia possibilità: quella di restituirli e cambiarli con i mastelli, oppure quella di continuare a usarli, portando avanti così un sistema misto, mastelli e sacchi fino all’esaurimento, ma nulla in merito è stato ancora deciso.
A questo punto è anche lecito chiedersi perché si cambia. I motivi sono di natura ambientali, sacchi e chip inquinano, inoltre il mastello resta, e non si devono continuamente acquistare sacchi. Di conseguenza alla lunga si risparmia.
Silvia Galli