Ambiente

Fridays for Future sulle due ruote
Partenza dalla GaredesGars

Foto e immagini Sessa

La Ciclofficina Lagaredesgars di via Dante è stata il luogo di ritrovo dei partecipanti alla versione cremonese della manifestazione per il clima e contro il riscaldamento globale indetta per oggi da Fridays For Future Italia. Il gruppo, formato da attivisti di varie associazioni, ha percorso le principali arterie della città in bicicletta, mezzo simbolo degli stili di vita sostenibili:erano presenti Legambiente, No Spreco, Lagaredesgars, Filiera Corta Solidale, Stati generali dell’ambiente e della salute, comitato territoriale Arci Cremona e circoli, SOMS 1908, Cremona Pride, oltre ovviamente a una rappresentanza dei Fridays for Future Cremona.

Con l’hashtag #PeopleNotProfit, lo sciopero di oggi si rivolgeva ai paesi del Nord del Mondo affinchè garantiscano “risarcimenti climatici alle comunità più colpite” dagli effetti del surriscaldamento del pianeta e “che i leader mondiali smettano di fare discorsi pieni di greenwashing e intraprendano una vera azione per la salvaguardia del clima”, come spiega Martina Comparelli di Milano, una dei portavoce del movimento italiano.
“I risarcimenti climatici richiesti non sono beneficenza – continua – ma fanno parte di un processo di giustizia trasformativa in cui il potere politico tornerà alle persone e alle comunità. Non dovranno essere concessi sotto forma di “prestiti”, ma di “finanziamenti”, come una risposta alle richieste delle comunità indigene ed emarginate; per restituire le terre alle comunità, dare risorse a quelle più colpite dalla crisi climatica affinché possano adattarsi e compensare le perdite e i danni. Per una ridistribuzione della ricchezza globale, della tecnologia e dell’informazione, e del potere politico dal Nord globale al Sud globale e dall’alto al basso.
“Siamo stanchi di sentire le bugie scritte ad hoc dai pubblicitari delle multinazionali del fossile e dai governi che le sostengono. Questa volta scenderemo in piazza non solo per presentare le nostre richieste, ma per creare sistemi più ampi basati sull’amore, l’empatia e la cura delle nostre comunità che metteranno al primo posto la cura delle persone piuttosto che il denaro”.

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