Cronaca

Un pomeriggio "da favola"
all'ospedale di Cremona

Le fiabe più amate della Disney prendono vita nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Cremona. Sulle note delle colonne sonore che hanno fatto cantare generazioni di bambini, cantano e danzano le principesse dei film d’animazione più famosi, protagonisti di “Un pomeriggio da favola”. Il musical è stato voluto e organizzato dal Distretto Rotaract 2050, per regalare ai bambini ricoverati una giornata di sollievo, svago, divertimento e sogno.

«Abbiamo pensato di realizzare qualcosa di concreto per i bambini» spiega Mara Maschi, Presidente Commissione Service del Distretto Rotaract 2050. «L’idea è nata durante i mesi della pandemia, particolarmente sofferti dai più piccoli, soprattutto se malati». Da qui la volontà di realizzare un loro desiderio e trasformarlo in un’esperienza da vivere in prima persona. «Vorremmo andare oltre schermi e connessioni wireless per creare un momento vivo, reale, per donare un sorriso ai bambini ricoverati», conclude Maschi.

Claudio Cavalli, Direttore della Pediatria aziendale dell’Asst di Cremona, rivolge un pensiero di gratitudine ai giovani soci del club cremonese «È stata una grossa sorpresa – commenta – Si tratta di un evento interattivo, fatto per coinvolgere i bambini presenti in reparto. Il teatro non è semplicemente spettacolo, è un modo di esprimersi ed entrare in contatto, anche quando la malattia rende le cose più complesse. Questo evento ricorda ai bambini l’importanza di esprimere le proprie emozioni: apre la mente e il cuore».

Il desiderio è condiviso da Matteo Giambiasi, fondatore della Compagnia dell’Ago, che con la Posa in Opera Company (diretta da Paola Posa) ha messo a punto sceneggiatura e dettagli dello spettacolo destinato al reparto. «Da tempo pensavo di cimentarmi in un progetto di questo tipo, per regalare un momento di evasione ai più piccoli ed entrare in scena su un palco del tutto nuovo e sicuramente inusuale» conferma Giambiasi. Appassionato di classici Disney, la passione per il teatro lo conquista già da bambino, poi diventata oggetto di studio e formazione, che oggi prosegue alla Scuola di Teatro Musicale. «La proposta ricevuta dal Rotaract di Cremona risponde alla volontà condivisa di fare questo gesto – prosegue Giambiasi – che nel nostro piccolo può essere un modo per contribuire a far stare meglio i bambini, anche solo per un momento».

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