Cronaca

Il sindaco ai neo 18enni: "Leggere
la Costituzione come un testo sacro"

La cerimonia solenne della Festa della Repubblica si è conclusa questa mattina in cortile Federico II con la consegna della Costituzione ad alcuni neo – diciottenni, una tradizione che l’amministrazione comunale ha avviato dal 2015.

“Fatemi dire – ha detto il sindaco Galimberti – quale gioia proviamo nel poterci incontrare ancora qui in tanti dopo tre anni. Come vorrei con voi rileggere tutta la Costituzione. Non preoccupatevi, non voglio farlo ora, ma vorrei però chiedere a voi di farlo. Per quanto mi riguarda ci sono alcuni momenti in cui sento di dover ritrovare motivazioni. Allora ritornare alla Costituzione è una fonte, una sorgente, un conforto.

“Perché significa respirare il respiro di speranza che hanno vissuto le donne e gli uomini che l’hanno pensata. Sì, perché prima che scritta, la Costituzione è stata pensata, anzi desiderata da quegli uomini e da quelle donne. Desiderata e vissuta negli anni della guerra, in cui le parole libertà, diritti e doveri avevano un senso particolare, il senso stesso del sangue versato per poterle rivivere.

“Allora quando si torna alla Costituzione si dovrebbe aprirla come si apre un libro sacro, perché si fonda su parole di senso. Le parole fondano la nostra Repubblica, parole di senso che indicano significati e direzione. Abituati come siamo a usarle male, usarle come offesa, usarle senza rapporto con la verità, usarle privandole di senso, oggi possiamo imparare dalla Costituzione che una comunità che non sa usare le parole o le svuota o la usa come arma è una comunità morta. E invece una comunità che dà peso alle parole e alle parole di senso è una comunità viva”.

Galimberti è poi passato a leggere alcuni articoli del testo costituzionale, a cominciare dal 3, sulla pari dignità di tutti i cittadini “eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; e poi il 9: ‘La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

 

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