Economia

Caldo, insetti all’attacco
di campi, frutteti e stalle

Accanto alla siccità, con le alte temperature estive gli agricoltori lombardi si trovano a fare i conti anche con la diffusione di insetti che attaccano campi, frutteti e stalle: dai coleotteri giapponesi agli afidi, dalle mosche alle cimici fino a forficule e formiche. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Lombardia nelle campagne dove si contano già danni alle produzioni.

La zona ovest del milanese – spiega la Coldiretti regionale – è alle prese con la Popillia Japonica, la cui presenza quest’anno in questa zona è già stimata in aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Questo famelico insetto originario del Giappone – precisa la Coldiretti – è in grado di causare danni immensi a tutte le specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti, dai piccoli frutti alle colture orticole di pieno campo. Sempre nel milanese – continua la Coldiretti Lombardia – l’allerta è scattata anche nei confronti della cimice asiatica, un insetto arrivato dalla Cina che è particolarmente pericoloso perché in Italia non ha nemici naturali e perché – sottolinea la Coldiretti – è particolarmente prolifico, con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta.

In provincia di Mantova – continua la Coldiretti Lombardia – si registra già un aumento consistente della popolazione di mosche che infastidiscono gli animali nelle stalle. Si segnalano inoltre danni su alberi da frutto, come pesco e albicocco, causati dalla presenza di forficule e formiche. Registrate anche difficoltà per la gestione degli afidi che attaccano il grano. Nel Bresciano, invece, in continuo e allarmante aumento la diabrotica che attacca il mais.

Per effetto della globalizzazione dei commerci e per l’impatto dei cambiamenti climatici con il surriscaldamento delle temperature – spiega Coldiretti – l’Italia negli ultimi anni ha dovuto affrontare una vera e propria invasione di insetti e organismi alieni arrivati nelle campagne e la Lombardia non fa eccezione: dalla cimice asiatica alla Popillia japonica, dal tarlo asiatico alla diabrotica, dal cinipide del castagno alla Drosophila suzukii, sono sempre di più le specie aliene che distruggono i raccolti delle campagne.

A livello nazionale – afferma la Coldiretti – questi organismi hanno causato oltre un miliardo di danni con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico. Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che – denuncia Coldiretti – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude Coldiretti – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni.

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