Cronaca

Comandante di Polizia locale, ma senza laurea:
condannato a restituire oltre 900mila euro

Foto di repertorio

Per 24 anni è stato comandante della Polizia Locale di Desenzano del Garda, ma si è dimesso nel 2020, dopo l’accusa nei suoi confronti di aver prodotto, in sede di concorso, un falso certificato di laurea, in Giurisprudenza. Ora nei confronti di Carlalberto Presicci, di Azzanello, 59 anni, è scattata la condanna in via definitiva, da parte della Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lombardia, a pagare la somma di 918.467,79 euro a titolo di risarcimento in favore del Comune di Desenzano del Garda.

La vicenda era iniziata nel 1996 quando il vigili aveva partecipato al concorso di Istruttore Direttivo presso l’ufficio Vigilanza Urbana di Desenzano dichiarando di essere in possesso della laurea, conseguita il 18 novembre 1992 presso l’università degli Studi di Parma. Una conformità che era risultata certificata dall’ufficiale d’anagrafe del Comune di Gussago dove l’uomo è residente. Essendo l’unico candidato idoneo al concorso, era stato assunto il 1 marzo del 1997, con un rapporto di lavoro che si è protratto fino alla scoperta nel 2020 dell’illecito da parte dell’amministrazione a seguito della comunicazione della Procura della Repubblica. Era quindi scattato un procedimento disciplinare nei confronti dell’imputato, che il 12 novembre 2020 aveva rassegnato le sue dimissioni.

Di qui, sono risultati illeciti gli emolumenti percepiti in questi anni, incluso l’aumento dovuto all’avanzamento di carriera il primo marzo 2003, quando fu inquadrato con il profilo di Funzionario di Polizia Locale.

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