Cronaca

Polo logistico via Mantova:
l'adozione è definitiva

E' stata adottata in via definitiva dalla Giunta comunale di Cremona la variante al Piano attuativo per l'area logistica di via Mantova, 300mila metri quadrati su terreni ora agricoli. Nessuna delle osservazioni presentate dalle associazioni ambientaliste è stata recepita nel testo.

La Giunta comunale non ha accolto alcuna delle osservazioni inoltrate dagli ambientalisti alla variante riguardante il Piano di lottizzazione presentato dalla società LCP srl per il polo logistico di via Mantova, a San Felice. Via libera quindi alla approvazione definitiva della variante al piano attuativo di un progetto che dovrebbe procurare circa 500 posti di lavoro.

Gli atti del procedimento erano stati depositati, per le osservazioni, lo scorso 20 giugno ed erano rimasti in visione fino al 4 luglio. Solo due soggetti si erano fatti vivi: il circolo VedoVerde di Legambiente e gli Stati generali Clima Ambiente Salute che a sua volta raggruppa una serie di associazioni.

Due le osservazioni di Legambiente. Nella prima si chiedeva che venisse avviata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, in considerazione dell’alto impatto del progetto sull’attuale assetto urbanistico di via Mantova: “Il consumo di suolo di un Polo Logistico – sostiene l’associazione –  è sproporzionato rispetto ai “benefici” locali, anche in termini occupazionali: è necessario farsi domande sulla qualità del lavoro offerto (retribuzione, contratti a tempo e flessibilità) sugli effetti sociali, sanitari, sulle conseguenti necessità e costi di servizi e  urbanizzazioni.
La risposta alla crescente esigenza di smistamento merci data con un polo logistico basato sul trasporto su gomma è anacronistica perché si limita a risolvere il problema contingente senza pensare al futuro; significa reiterare soluzioni che hanno portato all’attuale emergenza climatica e incrementare le insostenibili emissioni di gas serra nell’atmosfera”.”Non luogo a procedere” è stata la risposta dei tecnici comunali in quanto che serva o meno effettuare la VIA dovrà deciderlo l’ente competente in tema di autorizzazioni a piattaforme logistiche, ossia la Provincia.

La seconda richiesta di Legambiente, pure respinta, era di ridurre al minimo i costi a carico del Comune, sia  termini di scomputo delle opere di urbanizzazione, sia per quanto riguarderà i futuri costi di gestione, manutenzione, illuminazione e pulizia delle aree
che passerebbero all’uso pubblico. “Il Circolo – si legge ancora nell’osservazione – ribadisce infine che le risorse eventualmente recuperate a vantaggio del Comune e della comunità locale debbano essere impegnate con un atto ufficiale dell’Amministrazione comunale per interventi che puntino verso la Transizione Ecologica del territorio. L’articolata controdeduzione del Comune entra nel dettaglio dei benefici che deriveranno al ente pubblico. Tra l’altro, “il valore delle opere di urbanizzazione primaria ammonta a euro 1.286.708,20 ed è superiore ai contributi per oneri di urbanizzazione primaria attualmente dovuti.
Analogamente le opere di urbanizzazione secondaria previste rivestono interesse pubblico in quanto si tratta di opere che favoriscono una relazione positiva dal punto di vista paesaggistico e percettivo tra il nuovo polo logistico e il contesto di riferimento (…)  Si aggiunge inoltre la previsione di un modesto parcheggio pubblico dotato di sosta bus, sosta auto e biciclette e colonnine di ricarica elettrica.

“Il valore delle opere di urbanizzazione secondaria – inoltre – ammonta a euro 429.302,83 ed è inferiore ai contributi per oneri di urbanizzazione secondaria attualmente dovuti pertanto, in sede di rilascio dei provvedimenti abilitativi verrà versata al Comune la differenza pari ad euro 335.135,67”. Saranno poi cedute al comune com standard “aree verdi permeabili pari a 24.509,78 mq (…)” dove saranno piantate essenze “plurispecifiche parallele e perpendicolari alla via Mantova a scopo di compensazione ambientale e paesaggistica e di compensazione ecologica (CO2, impronta di carbonio) così come richiesto dalla Commissione Paesaggio.
Poiché l’area non è sufficiente a coprire il fabbisogno verrà monetizzato un importo di euro 138.074”.

Gli Stati Generali Ambiente e Salute chiedevano due cose: che all’interno del Polo Logistico venisse integrata l’area di smistamento merci prevista alcune centinaia di metri di distanza, sempre su via Mantova, su un terreno agricolo, evitando così ulteriore cementificazione; oltre a opere di salvaguardia della roggia Bissolina presente nel comparto. Respinte entrambe le osservazioni. gbiagi

 

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