Spettacolo

In auditorium viaggio nel tempo
e nello spazio con il Tango barocco

L’artigianato musicale di Cremona, capitale della liuteria, e Castelfidardo, patria della fisarmonica, è brillato ieri sera nell’Auditorium G. Arvedi del Museo del Violino con il concerto ‘Tango Barocco’, evento inserito nella decima edizione di “STRADIVARIfestival” per la quale il direttore artistico Roberto Codazzi ha curato un cartellone che al contempo valorizza gli strumenti ad arco e attraversa epoche e stili mostrando come la musica non abbia confini. In scena c’erano il virtuoso violinista franco-argentino Andrés Gabetta e il fuoriclasse del bandoneon Mario Stefano Pietrodarchi, che insieme al Quintetto della London Royal Academy e con due artisti dell’ensemble Cappella Gabetta, hanno alternato il turbinio di note de “La Tempesta di Mare” di Antonio Vivaldi all’inebriante sonorità agrodolce de “Soledad” di Astor Piazzolla. Spazio dunque ad un programma che, dopo un’apertura con la musica di corte di Henry Purcell, è passato dal Prete Rosso al re del nuevo tango portando in scena ora Gabetta -per la prima volta in concerto a Cremona- e ora Pietrodarchi, felice di sperimentare l’esecuzione in una sala dall’acustica così particolare. Il bis ha riunito tutti gli artisti nell’ovale ligneo, coronato da uno scroscio di applausi.

Federica Priori

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