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Dai campioni del calcio (e non solo)
il dolore per la scomparsa di Vialli

L'abbraccio tra Vialli e Mancini agli Europei

Il cordoglio per la morte di Vialli ha già fatto il giro del mondo: lo hanno ricordato tutte le squadre di Serie A, ma anche il suo Chelsea, lo hanno ricordato presidenti, artisti, politici. Ma il dolore più grande è quello del calcio: tutti i più grandi campioni, coloro che hanno giocato con lui, esprimono la disperazione per la scomparsa di uno dei campioni più amati di sempre.

Tra le tante parole scritte o pronunciate,  c’è il grande dolore di Pietro Vierchowod, suo compagno di squadra nella Juve e nella Samp: “È venuto a mancare soprattutto un amico e una grande persona” scrive. “Noi di quella Sampdoria del 1991 siamo molto legati, tutti gli anni ci ritroviamo ad una cena e così è capitato il mese scorso, in occasione della presentazione del documentario sulla Sampdoria. Lui era già sofferente, ma è venuto sia a Torino sia a Genova. È stato un grande giocatore, capace a Genova di vincere qualcosa di impossibile. A Torino, poi, abbiamo coronato un sogno, vincere quella Coppa dei Campioni che ci era sfuggita qualche anno prima con la Samp”.

Così come il dolore, ma anche la dolcezza, traspaiono dalle parole di Lorenzo Amoruso, suo compagno di squadra alla Juve: “Amico mio non sarò triste perché avresti voluto così con i tuo bel sorriso contagioso che creava armonia ed io voglio ricordati e portarti dentro di me con la simpatia che ti ha sempre contraddistinto fai buon viaggio Amico mio e da lassù proteggi sempre la tua famiglia e le tue ragazze. Tvb”.

Giacomo Raspadori, altro azzurro con Vialli all’Europeo, ha invece scritto: “Penso che tu non voglia che noi piangiamo, solo i bei ricordi possono alleviare il dolore, sono grato dei momenti in cui ho potuto condividere la tua presenza… Sarai sempre un esempio per tutti! È stato un onore averti conosciuto. Grazie Gianluca”.

Manuel Locatelli ha ricordato l’esperienza vissuta con Vialli nell’ultimo Europeo: “Ciao Gianluca. Ogni tua frase, ogni tuo comportamento e ogni tuo insegnamento li porterò sempre con me . Per me sei stato sei e sarai sempre un esempio . Ti voglio bene . Buon viaggio”.

“Non ho chiesto quasi nulla a Babbo Natale quest’anno, solamente che tu potessi rispondermi a quel messaggio ma così non è stato e non lo sarà mai. Lasci un vuoto incolmabile dentro il nostro gruppo. Il tuo esempio di come hai affrontato tutto e della forza che incredibilmente tu davi a noi ogni giorno”. Lo scrive su Instagram Alessandro Florenzi. “Insieme siamo arrivati sul tetto d’Europa ma tu hai fatto una cosa ancora più grande, sei rimasto nel cuore di tutti noi e ti assicuro, amico, che è più importante questo di ogni vittoria. Ho fatto una promessa e farò di tutto per mantenerla. Quando farò la mia 50ma presenza in Nazionale ti penserò. Ciao Gianlu grazie per tutti gli insegnamenti che mi hai dato e che porterò per sempre con me. Riposa in pace campione di vita”.

“Ciao Luca resterai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore come un grande e magnifico combattente… Prima sui campi di calcio e poi nella battaglia della vita! La tua coppa Europea è la vittoria del coraggio e della resilienza. Riposa in pace amico ed esempio luminoso” ha invece scritto Marco Tardelli.

“In questo pianto si vede la persona che eri. Altruista generosa e con un cuore immenso. Avevi sempre una parola di conforto per tutti, anche quando eri tu ad averne bisogno più di qualunque altro. Mi hai fatto emozionare e piangere molte volte”: lo ha scritto Marco Verratti postando sui social la foto dello storico abbraccio tra Vialli e Roberto Mancini dopo la vittoria degli Europei. “Resterai nel cuore di tutti perché persone come te sono impossibili da dimenticare. Sei un esempio di forza, coraggio e dignità. Ci mancherai”.

Gigi Buffon ha invece omaggiato il campione scomparso postando la foto della maglia numero 9 della Samp: “Non è semplice trovare le parole in questo momento” scrive. “Sei stato un gigante, così in campo come nella vita. Hai lottato fino alla fine a testa alta con una dignità unica “Questa maglia che mi regalasti ha un valore inestimabile e ogni volta che la guarderò non potrò che dirti grazie peer tutto quello che hai fatto. Il vuoto che lasci è immenso”.

Non poteva mancare il ricordo di un altro calciatore cremonese, che si sta facendo strada in serie A: Alessandro Bastoni, in una storia su Instagram, ha ricordato Vialli come “Una persona rara!”.

Ciro Immobile ha invece postato la foto di Vialli con la coppa dell’Europeo: “Caro Luca mi sarebbe piaciuto parlare ancora una volta con te, in ogni tua parola in ogni tuo discorso c’era tutto quello di cui io avevo bisogno, come se mi conoscessi da una vita, ma non mi stupivo perché ti osservavo e guardavo un uomo vero, gentile e sempre cortese con tutti. Mi piace ricordarti così, mi piace ricordarmi di quello che mi hai donato del tuo essere. Grazie Luca Ovunque tu sia ti abbraccio forte”.

Commosso anche il ricordo di Gianfranco Zola suo ex compagno di squadra ai tempi del Chelsea: “Abbiamo vinto, insieme, tante partite e condiviso alcuni dei momenti più belli delle nostre vite. Per amore del nostro pallone ci siamo qualche volta scontrati. Senza sconti ma sempre con il massimo rispetto. Perché, in fondo, siamo sempre stati noi stessi: due ragazzi italiani e un pallone. Ciao Luca, compagno di viaggio”.

“Sei stato come un compagno di squadra, eri semplicemente un grande” ha scritto su Instagram Francesco Acerbi, difensore dell’Inter e della Nazionale. “Grazie per la passione che sei stato in grado di trasmettermi, per gli insegnamenti che ci hai dato e ringrazio di averti conosciuto. Potrei andare avanti a ricordarti con tutte le tue qualità ma le conservo nel mio cuore perché tutti sanno che Uomo eri e mi limito a dirti che siamo stati Campioni d’Europa insieme. Ciao Gianluca”.

Ma tanti altri sono stati i ricordi: presidenti di club sportivi e federazioni, ma anche campioni di altri sport, come un altro cremonese, Antonio Cabrini, che a dichiarato a Italpress: “C’è poco da dire, solo pregare per Luca, ha smesso di soffrire. Luca era un ragazzo a modo, che veniva dalla terra cremonese, e chi sa cosa significa sa cosa voglio dire in questo momento”. lb

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