Cronaca

Droga nelle palline da tennis, il
detenuto: "Ho paura". Minacce?

“Signor giudice, sono molto pentito, ma non me la sento di parlare, ho una famiglia e ho timore”. Sono le dichiarazioni spontanee rese oggi in aula da Cornel Fieraru, 50 anni, romeno, il detenuto arrestato in carcere lo scorso 15 febbraio dagli agenti della polizia penitenziaria perchè trovato in possesso di palline da tennis contenenti hashish. Gettate da qualcuno dall’esterno, le palline erano finite in un’area vietata vicino all’orto, dove il detenuto le aveva raccolte. Agli atti del processo c’è un cd contenente la registrazione delle immagini delle telecamere esterne al carcere che inquadrano delle persone a bordo di un’auto che lanciano le palline all’interno del penitenziario. Non è stato possibile, però, identificare gli occupanti, e nemmeno leggere il numero di targa.

Il 16 febbraio scorso, giorno del processo per direttissima, Fieraru, che avrebbe dovuto concludere la sua pena il prossimo 16 marzo, si era giustificato dicendo al giudice di essere andato in quell’area per prendere un attrezzo che aveva dimenticato e di cui aveva bisogno per lavorare nell’orto, di aver visto a terra quelle palline e di averle raccolte. Subito dopo l’arresto, però, agli agenti della penitenziaria aveva raccontato altro: e cioè di essere stato avvicinato da tre detenuti che gli avrebbero chiesto, proprio perchè lui aveva diritto a lavorare nell’orto, di andare a recuperare per loro le palline da tennis, e che se non lo avesse fatto se ne sarebbe pentito. Oggi la decisione, sofferta, di manifestare al giudice i propri timori.

Quando il detenuto aveva raccolto le palline, gli agenti di guardia lo avevano visto. Il 50enne, con una qualifica di operatore chimico, detenuto per resistenza a pubblico ufficiale, e con precedenti per un paio di furti e un episodio di ricettazione, mai per droga, era stato trovato in possesso di tre palline da tennis, mentre una quarta era stata trovata nell’erba. Ognuna conteneva 320 grammi di stupefacente. Per lui era scattato l’arresto.

Dopo le dichiarazioni spontanee rese oggi, il giudice ha anticipato che accetterà il patteggiamento concordato tra il pm Andrea Figoni e il difensore Marco Gatti alla pena di un anno, dieci mesi e 5000 euro di multa. Il prossimo 9 marzo verrà letta la sentenza.

Sara Pizzorni

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