Cronaca

Disvelata al Torriani la lapide
in ricordo del partigiano Civardi

17 anni, lavorava all'Armaguerra come operaio e dopo la Liberazione insieme ad altri morì mentre difendeva la fabbrica da un assalto nazifascista. La sua lapide è stata collocata all'esterno dell'istituto scolastico

Breve cerimonia questa mattina all’istituto Torriani per lo svelamento della lapide in ricordo di Ermete Civardi, che ci riporta ai drammatici giorni successivi al 25 aprile 1945 in una zona della città, quella della fabbrica Armaguerra, particolarmente esposta. Oggi l’Armaguerra sta rinascendo come piattaforma commerciale, ma all’epoca, pienamente operativa, era obiettivo strategico per le opposte fazioni. Ermete Civardi vi lavorava come operaio e faceva parte della Resistenza nella SAP clandestina in fabbrica della IV Brigata garibaldina “Ghinaglia – Ghidetti”.

Il 26 aprile 1945, giorno della Liberazione di Cremona, Civardi si trovava nel presidio armato della fabbrica ad impedire violenze e depredazioni da parte di fascisti e delle truppe tedesche in ritirata. Avvennero scontri a fuoco e lui venne colpito da un proiettile che dopo alcuni giorni gli procurò la morte: era il 2 maggio 1945 e aveva appena 17 anni. Fu riconosciuto come “partigiano caduto”, una lapide in suo onore venne poi murata in suo ricordo nella fabbrica, ora demolita.

Questa mattina la lapide – recuperata dai magazzini comunali e installata su una parete dell’edificio del Torriani – è stata disvelata alla presenza del presidente dell’Anpi Giancarlo Corada, del presidente della Provincia Mirko Signoroni, del sindaco Gianluca Galimberti, degli assessori Luca Burgazzi e Rosita Viola e di diversi esponenti dell’antifascismo cremonese, tra cui l’ex assessore all’Urbanistica Michele De Crecchio.

 

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