Ambiente

Tari: approvate le tariffe,
scontro in consiglio comunale

Tantissimi i dubbi sul nuovo regolamento della Tari e sulle tariffe per la raccolta e smaltimento rifiuti, che ieri pomeriggio sono emersi dalle opposizioni di M5S e Forza Italia in seguito all’illustrazione in Consiglio Comunale da parte dell’assessore Maurizio Manzi delle due delibere relative. Entrambe erano in programma già nel precedente consiglio ma erano slittate per l’assenza dell’assessore. E ieri Carlo Malvezzi (FI) ha chiesto di posticiparle ancora (c’è tempo fino a fine maggio), in attesa di ricevere ulteriori delucidazioni su dati espressi in maniera poco comprensibile e forniti in ritardo, dopo averli chiariti in una Commissione ambiente ad hoc alla presenza anche del gestore della raccolta rifiuti.

Proposta bocciata, dopo un aspro batti e ribatti con l’assessore Manzi, in merito alla veridicità dei dati sulla cui base è stata “costruita” la Tari, basata sulla misurazione dell’indifferenziato per ciascuna utenza,  dopo un anno di sperimentazione dei sacchi blu con tag.

Alla fine le due delibere sono state approvate con i soli voti della maggioranza; voto contrario da parte di M5S, FI, Lega, FdI, quest’ultimo il maggior partito di opposizione che però era presente con il solo consigliere Pietro Burgazzi.

I dubbi delle minoranze sono sia di metodo che di merito, a cominciare dal ritardo nella consegna ai consiglieri delle tabelle redatte dal gestore (Linea Gestioni – A2A) con i dati alla base della tariffa corrispettiva.  “Tabelle senza unità di misura, con dati che non quadrano”, ha detto Nolli, mentre Malvezzi ha insistito sulla stranezza di diverse tonnellate di rifiuti indifferenziati “spariti” tra 2021 e 2022 nei conteggi forniti. “Dove sono finiti?” ha chiesto più volte. “Per le diverse tipologie di materiali da differenziare ci hanno dato tabelle senza nemmeno indicare di quale materiale si trattasse, ma solo il codice”, un’altra obiezione di Nolli.

Che si tratti di calcoli complicati e di difficile lettura, è stato ammesso anche dai rappresentanti di maggioranza che comunque hanno fatto quadrato attorno al principio base della tariffa cosiddetta puntuale: riduzione dell’indifferenziato e aumento del materiale da poter riciclare. E secondo Manzi, “siamo solo all’inizio di un processo, le logiche della tariffa puntuale sono le stesse applicate da decine di Comuni e descritte nelle linee guida di svariate Regioni di diverso colore politico, non ultimo la Sardegna. Non accetto che si dica che i numeri non sono veritieri, mi dispiace che una parte del Consiglio non capisca la valenza del progetto e si continui così a giustificare coloro che mantengono comportamenti scorretti”.

“La minoranza fa ipotetiche presunzioni di falsità dei dati”, è intervenuto Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona); che il meccanismo stia funzionando lo dimostra il primo risultato raggiunto e cioè che il costo del servizio, nonostante tutte le difficoltà del contesto globale, è diminuito di oltre un milione”.

“Chi aveva scommesso sul fallimento della tariffa puntuale e sull’aumento dei costi è rimasto deluso, questo è il dato politico”, ha aggiunto Roberto Poli, capogruppo Pd. “Mai è stata fatta richiesta così ossessiva dei dati, questo fa emergere difficoltà a continuare a cavalcare la contrarietà pregiudiziale a questa operazione. I dati sono positivi sia per le tasche dei cittadini (con riduzione dei costi della tariffa) sia per la diminuzione dei rifiuti indifferenziati e la crescita della differenziata”.

E non è mancata una frecciatina all’esponente del Movimento 5 Stelle: “La tariffa puntuale è sempre stata un cavallo di battaglia dei 5 stelle. E’ politicamente incomprensibile la loro posizione pregiudiziale qui a Cremona, dal momento che i loro valori fondanti sono l’ambiente e proprio la gestione dei rifiuti nell’ottica dell’ economia circolare”.

Unico dato certo le bollette, che arriveranno nelle prossime settimane nelle case dei cremonesi: prima rata della Tari da pagare entro il 30 giugno (anche intero importo); le successive scaglionate il 2 ottobre e il 29 dicembre.

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