Cronaca

Carcere, Ostellari-Galimberti:
"Verso un'azione comune"

Galimberti e Ostellari

A seguito dell’incontro svoltosi in Comune a Cremona a margine della visita al carcere del sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari, tra lo stesso emissario del Governo e il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, il dialogo sulla situazione della casa circondariale non si è esaurito, e si va finalmente verso proposte concrete.

“L’istituto di pena di Cremona può diventare un modello per il Paese” afferma Ostellari. “La struttura presenta ampi spazi, al momento in gran parte inutilizzati, che possono essere destinati ad attività trattamentali di alto livello, per la formazione qualificante e il lavoro dei detenuti.

Le carceri non sono dei mondi a parte e l’esecuzione della pena non può più essere considerata una questione privata, fra condannato e amministrazione penitenziaria. Gli istituti di pena sono parte della comunità su cui insistono e con essa possono dialogare. Per raggiungere questo obiettivo serve la collaborazione delle istituzioni a tutti i livelli”.

La palla passa quindi al Comune: “Anche le amministrazioni comunali possono fare la loro parte e a Cremona un percorso in questo senso è già stato intrapreso” conclude il sottosegretario. “Per quanto attiene alle deleghe che mi sono state attribuite, ho chiesto al Sindaco di lavorare per raggiungere insieme l’obiettivo. Ho volentieri accettato anche l’invito a partecipare ad una prossima seduta del tavolo permanente sul carcere”.

“Raccogliamo volentieri l’invito del sottosegretario Ostellari – dichiara Galimberti – ad una azione comune volta ad affrontare in particolare le questioni sollevate dalla mozione approvata durante il Consiglio Comunale tenuto presso il Carcere di Cremona quali la carenza di personale sia nell’area della Polizia Penitenziaria sia nell’area amministrativa, la necessità di interventi alle strutture, l’elevata presenza di detenuti stranieri (64%) e i troppo frequenti episodi di eventi critici dovuti a patologie psichiatriche. Cremona ed il suo territorio, le categorie economiche le cooperative sociali e di volontariato continueranno a lavorare assieme sul carcere e con il carcere”.

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