Cronaca

Imprenditori digitali: le prime
lauree alla Cattolica

Assegnate questa mattina al campus di Santa Monica le prime 11 lauree in Innovazione e imprenditorialità digitale. In gran parte i neo dottori già tutti entrati nel mondo del lavoro. Nel servizio di Giovanni Palisto, interviste a Fabio Antoldi, Anna Maria Fellegara, e a due neolaureate Chiara Addis e Giulia Grieco.

«È una giornata storica per la Facoltà di Economia e Giurisprudenza e per il nostro ateneo». Una giornata che non teme nemmeno le temperature roventi, oltre i 35 gradi, che avvolgono la città di Cremona. La preside Anna Maria Fellegara non nasconde l’entusiasmo. «Celebriamo oggi le prime lauree magistrali in Economia a Cremona» spiega, sottolineando che è «un grande onore e una grande responsabilità» offrire a studenti di grande qualità un corso di laurea di secondo livello. «Siamo convinti che con il collegio dei docenti, le strutture e i servizi di questa Sede siamo riusciti a progettare e a organizzare un percorso formativo che rende disponibili per il nostro Paese e per la nostra comunità donne e uomini di cui abbiamo bisogno, formate sui temi dell’innovazione e dell’imprenditorialità», continua la preside Fellegara. «E siamo certi di aver contribuito alla formazione di donne e uomini che sapranno prendere in mano le redini di questo Paese, per condurlo in un futuro incerto ma appassionante, nel quale hanno pienamente diritto di entrare come protagonisti».

Il corso di laurea magistrale si chiama Innovazione e imprenditorialità digitale ed era stato presentato nel campus di Santa Monica a marzo del 2021: era il tempo delle mascherine FFP2 e del distanziamento sociale. Oggi, a poco più di due anni di distanza, ha festeggiato i suoi primi undici laureati. Sono Chiara Addis, Matteo Borghesi Alquati, Angela Bortolato, Federico Cornici, Antonio Dalè, Elia Gentili, Katusha Gerardini, Giulia Grieco, Alice Micheletti, Alessandro Nardi e Carlotta Villa.

«I veri protagonisti siete voi», dice Fabio Antoldi, coordinatore del corso di laurea, rivolgendosi direttamente agli studenti. «Dopo aver vissuto una gioia profonda in questa giornata conclusiva del vostro percorso universitario, vi auguriamo infinite gioie professionali. Noi docenti sappiamo bene che valete molto più del voto finale che vi viene attribuito. Le tesi che sono state discusse oggi fotografano esattamente lo spaccato che noi avevamo di questa laurea magistrale: è un percorso formativo unico su tutto il territorio nazionale, un mix di tecnologie, a volte anche poco comprensibili per chi non ha una matrice ingegneristica, e di umanità, di relazioni sociali, di creatività», racconta Antoldi, tornando a rivolgersi agli studenti. «Siamo contenti che in questo momento di celebrazione, in questa prestigiosa aula magna, insieme ai vostri familiari e ai vostri amici siano presenti anche alcune persone che ci hanno aiutato fin dall’inizio a far partire questa laurea».

Antoldi si riferisce ai numerosi manager e dirigenti di aziende del territorio che da subito hanno guardato con estremo interesse a questa nuova laurea e ai suoi futuri laureati. Il corso di laurea, infatti, intende formare figure professionali sempre più richieste dal mercato del lavoro, a causa del forte sviluppo dell’economia digitale. Dall’innovation manager, ossia il manager di progetti di innovazione nelle imprese digitali, all’esperto di trasformazione digitale fino all’imprenditore digitale e al fondatore di start up innovative. La caratteristica peculiare di questo corso è la formazione di laureati magistrali nelle aree del sapere necessarie per creare, gestire e sviluppare imprese nell’economia digitale.

La collaborazione sistematica con le imprese digitali, dunque, ha permesso di offrire agli studenti occasioni per sviluppare le soft skills necessarie per operare con efficacia nelle organizzazioni, così come quelle utili per fondare e guidare nuove imprese. «Questi undici studenti sono il primissimo gruppo di ben 58 studenti che stanno concludendo la prima edizione della nostra laurea magistrale», sottolinea Antoldi. «Molti dei quali hanno trovato lavoro ancora prima di concludere gli studi».

Tanti i temi interessanti trattati nelle tesi, quattro delle quali sono state premiate con la lode: i sistemi di valutazione delle startup, la collaborazione tra grandi imprese e startup in una logica di open innovation, gli effetti di rete delle piattaforme digitali, l’integrazione organizzativa di imprese innovative nei casi di M&A, la creatività nei team, l’impatto del metaverso nei settori dell’arte e della moda, la crypto art e la digital fashion, la sostenibilità nel settore della cosmesi, la “compassionate leadership”, la digitalizzazione del piccolo commercio in aree urbane, la trasformazione digitale delle PMI.

Seduto nelle prime file c’è anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che risponde al saluto dei docenti e, sorridendo, si alza per far passare Chiara Addis. Una dei due studenti cremonesi, insieme a Matteo Borghesi Alquati, tra questi primi undici laureati. Gli altri provengono da Aosta e da Foggia, passando per Venezia, Brescia, Lecco, Lucca, Macerata, Terni. A testimonianza del fatto che Cremona è sempre più una città universitaria.

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