Cronaca

Politeama all'asta il 5 ottobre
LE FOTO in esclusiva

DCIM100MEDIADJI_0010.JPG
DCIM100MEDIADJI_0006.JPG
FOTOGALLERY e riprese VIDEO FRANCESCO SESSA

Andrà all’asta il 5 ottobre con una base di 384mila euro il teatro Politeama, l’edificio in centro storico con accesso da via Cesare Battisti . Curatore fallimentare Alberto Valcarenghi con studio a Crema. Lo storico immobile che risale a fine Ottocento, era di proprietà di una società immobiliare poi fallita. Con la vecchia proprietà c’erano stati vari abboccamenti con studi di fattibilità per un ristorante con rivendita di prodotti alimentari di eccellenza, ma c’era anche stato chi voleva farne dei parcheggi e negozi, ma nessuna trattativa è andata in porto. Ora resta il corpo centrale abbandonato da anni, perché le parti dei palchi sono state trasformate in appartamenti e venduti.

Dal comune fanno sapere che la destinazione d’uso di questo immobile storico è libera, dunque, si possono realizzare negozi, ristoranti, sale musicali, ma anche garage.

E’ opera dell’architetto Achille Sfondrini autore di altri celebri teatri quali il Lirico di Milano, l’Opera di Roma e l’Apollo di Lugano. C’è una curiosità: la grande cupola è stata realizzata dalla ditta Frigerio di Milano, che aveva già realizzato la copertura della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la cupola cremonese è originale, a differenza della milanese, in quanto sopravvissuta alle distruzioni belliche.

Gli interni del Politeama dedicato poi a Verdi, comprendevano pregiati stucchi, fini dorature, eleganti colonne e colonnette fuse in ghisa. Senza contare gli affreschi e le tanto ammirate opere di Vincenzo Guindani, che adornò gli spazi con sculture e rilievi dai motivi floreali. Al sipario lavorò invece Antonio Rizzi. Ospitò spettacoli e rassegne di qualunque tipo.

Vi ebbero luogo convegni nazionali e internazionali, conferenze, ma anche proiezioni di film (grazie all’installazione di uno dei primi cinematografi elettrici di Cremona) e tournée di circhi da tutta Italia. Uno spazio poliedrico, unico, come pochi in Italia, che animò la vita pubblica cremonese anche nei due conflitti mondiali, uscendo miracolosamente indenne dal bombardamento alleato di Cremona del luglio 1944. E ora va all’asta.

Silvia Galli

riprese Francesco Sessa

GUARDA QUI IL VIDEOSERVIZIO 

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...