Spettacolo

Mannoia e Rea accendono
la "Luce" al Ponchielli

Dal palco cremonese un appello chiaro da parte della cantante: "Insegnate ai vostri figli che quando una donna dice no, è no"

fotoservizio Francesco Sessa

Tutto esaurito sabato sera al Ponchielli per il ritorno a Cremona della cantautrice Fiorella Mannoia, impegnata nella tournée teatrale “Luce” insieme al pianista Danilo Rea, con un sodalizio artistico che nasce da un’amicizia e in questo concerto targato Caos Organizzazione Spettacoli declina le mille sfumature della canzone italiana e non solo attraverso le matrici pop jazz dei due musicisti.

Preludio perfetto dell’evento, un’esecuzione al pianoforte solo di Rea che attraverso l’improvvisazione ha messo in luce tecnica e creatività, riuscendo a fondere in un unico medley arie dalla ‘Carmen’ di Bizet, successi intramontabili di De André, il ritmo brasiliano di ‘Tico-Tico no Fubá’ e altro ancora.

Il pubblico già in visibilio si è sciolto in scroscianti applausi dopo aver ascoltato la voce di Mannoia, comparsa sul palco esclamando “Considero il Ponchielli il mio teatro, perché da qui ho debuttato innumerevoli tournée e ogni volta che torno mi sento a casa”. Gli artisti si sono immersi in un’atmosfera magica fatta di un cerchio di candele, raffinate luci e sobrie videoproiezioni, che hanno catapultato la platea in un luogo senza tempo nel quale gustare le “canzoni del cuore, patrimonio culturale da tramandare alle future generazioni”.

Spazio quindi a ‘La donna cannone’ di De Gregori, ‘La cura’ di Battiato, ‘Io vivò senza te’ di Battisti, arrangiate con eleganza da Rea e intonate con stile da Mannoia. Poi l’imprescindibile omaggio a Mina nella sua città natale con ‘Insieme’ cantata in coro dal pubblico, senza tralasciare brani quali ‘Come si cambia’ della stessa ‘Fiore’ come la chiamano affettuosamente le fan.

Un pubblico non solo femminile ed eterogeneo anche nell’età, cui l’artista -da sempre impegnata nel sostegno alle donne- si è rivolta con un appello: “Insegnate ai vostri figli che quando una donna dice no, è no”.

Tra le tante storie che si intrecciano nella serata cremonese, come la maglietta contro la violenza alle donne donata all’artista o la sorpresa che una donna ha ricevuto da due amiche: portata al Ponchielli, bendata e senza sapere la destinazione, perché fan sfegata di Mannoia.

Affascinanti i bis, che hanno incluso l’aria ‘E lucevan le stelle’ dalla pucciniana ‘Tosca’, facendo scoprire al pubblico la passione per l’opera tramandata a Mannoia dal padre. Infine ‘Il disertore’ di Fossati per dichiarare la contrarietà alla guerra, lasciando Cremona con un saluto che ha il sapore di un arrivederci e non di un addio.

Federica Priori

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