Intramontabile Concato
tra grandi successi e autoironia
Serata dai toni leggeri con tanto spazio per l’ironia, in primo luogo su se stesso e tanta buona musica nel “Musico Ambulante tour” di Fabio Concato al teatro Ponchielli. I successi degli anni Ottanta e Novanta hanno scaldato il pubblico – da Domenica bestiale a Ti ricordo Ancora, a Rosalina, fino alla dolcissima Fiore di maggio solo per citare i suoi brani più famosi – inframmezzati da aneddoti sulla sua carriera, come gli incontri avvenuti a Napoli dove non era stato riconosciuto.
Una carriera che parte da lontano quella di Concato, classe 1953, milanese, padre ottimo chitarrista e noto autore e divulgatore della musica jazz. Nel 1965 forma con il fratello maggiore il suo primo gruppo rock, nel 1974 con gli amici Bruno Graceffa e Giorgio Porcaro dà vita ai “Mormoranti”, un gruppo di cabaret in cui scrive testi e musiche e che, da subito, dalle prime esibizioni al “Derby” di Milano, riscuote grande successo.
Esperienza fondamentale questa e contributo rilevante nella sua formazione artistica, tanto che, sin dalla fine degli anni ’70, nella sua formula musicale è chiaramente percepibile l’influenza della sua passione per il cabaret, che si percepisce ancora oggi nei suoi concerti.