Cronaca

Peste suina, il fronte delle
restrizioni si estende al Lodigiano

Si amplia ulteriormente, avvicinandosi sempre più al territorio cremonese, la fascia di protezione contro la peste suina africana, un nuovo fronte contro il dilagare del contagio. A stabilirlo l’Unione Europea, che ha stabilito l’ingresso di una fascia di comuni del Lodigiano nella zona di restrizione I, ossia quella dove non sono stati identificati casi accertati della malattia, ma in cui è necessario mettere in atto delle misure di contenimento, soprattutto sulla diffusione del cinghiale.

I Comuni sottoposti a restrizione sono Guardamiglio, Senna Lodigiana, Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, San Rocco al Porto e Somaglia. Tutti centri che si trovano a poco più di 30 chilometri dal nostro territorio. Così come i nuovi Comuni del Piacentino, che a loro volta entreranno, da domani, in zona I: Carpaneto Piacentino, Cadeo, Castell’Arquato, Fiorenzuola D’Arda, Piacenza, Pontenure, Vernasca.

Del resto il fenomeno continua a crescere: in provincia di Pavia sono ben 100 i cinghiali  e 12.910 i suini trovati positivi al virus. In provincia di Piacenza sono invece 40 i cinghiali che hanno contratto l’infezione.

In provincia di Cremona sono 24 i cinghiali analizzati finora, e 798 i suini, trovati fortunatamente tutti negativi. Ma grande è la preoccupazione del mondo agricolo e dell’allevamento, per un’emergenza in evoluzione continua. Motivo per cui gli operatori del settore chiedono che si dia nuovo impulso agli abbattimenti dei suini selvatici.

Laura Bosio

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