Economia

Sos occupazione, tra 10 anni
10mila lavoratori in meno

Nel prossimo decennio il territorio cremonese perderà quasi 10mila unità di forza lavoro, con un calo del 4,32%: è quanto emerge dalle stime dell’Ufficio studi  della Cgia di Mestre, che ha elaborato le previsioni demografiche dell’Istat.

Le previsioni evidenziano come, entro i prossimi 10 anni, la platea delle persone in età lavorativa (15-64 anni) presente in Italia è destinata a diminuire di 3 milioni di unità (-8,1 per cento). Nel Cremonese si passerà dalle 220.999 attuali alle 211.447 che si prevedono nel 2034.

Le ragioni di questo crollo, secondo la Cgia, vanno ricercate nel progressivo invecchiamento della popolazione: con sempre meno giovani e con tanti baby boomer1 destinati a uscire dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età, molti territori subiranno un autentico “spopolamento”, anche di potenziali lavoratori.

Tra le 107 province d’Italia monitorate, solo quella di Prato registrerà in questi 10 anni una variazione assoluta positiva (+ 1.269 unità pari al +0,75 per cento). Tutte le altre 106, invece, presenteranno un saldo anticipato dal segno meno.

Questo porterà alla difficoltà sempre più elevata, per le imprese, di trovare giovani lavoratori da inserire nelle aziende artigiane, commerciali o industriali. Un problema già attuale e che è destinato a peggiorare.

In ogni caso il dato di Cremona è tra i migliori d’Italia, in quanto la situazione è molto peggiore nel Mezzogiorno. Tra le regioni meno interessate da questo fenomeno ci sarà in effetti anche la Lombardia, con il -3,4 per cento (-218.678).

LaBos

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