Politica

Treni e ritardi accendono
il dibattito in consiglio comunale

Il consiglio comunale (foto di repertorio)

Acceso dibattito in consiglio comunale nell’ambito della discussione sull’Ordine del giorno presentato dal capogruppo del Gruppo consiliare Partito Democratico Roberto Poli in merito al al calvario quotidiano dei pendolari delle linee ferroviarie cremonesi e non.

Tra le richieste, quella di perseverare nel chiedere a Regione Lombardia di dedicare attenzione al sistema ferroviario dell’area cremonese. Ma anche di chiedere all’assessore Lucente di riaprire il collegamento Cremona-Piacenza; di dotare le linee di nuovi mezzi; di predisporre un piano di servizio sostitutivo che prenda in considerazione l’utilizzo e il rafforzamento di altre linee e percorsi ferroviari in considerazione della prevista chiusura della Cremona-Codogno per il raddoppio della linea; di rivedere le modalità di ottenere il bonus ferroviario le cui recenti modifiche hanno reso il bonus molto più complesso da richiedere.

Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte del proponente, si è aperto il dibattito con gli interventi dei consiglieri Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città – Cremona Ativa), Simona Sommi (Lega), Pietro Burgazzi (Gruppo Misto), Roberto Poli (Partito Democratico), Carlo Malvezzi (Forza Italia) e Nicola Pini (Partito Democratico). A nome dell’Amministrazione comunale è intervenuta l’assessora alla Mobilità Simona Pasquali sottolineando, tra l’altro, che “per la realizzazione del primo lotto – Codogno-Piadena – è prevista un’interruzione di circa quattro anni e mezzo. Il Comune ha già chiesto di conoscere quali soluzioni provvisorie sono previste in entrata ed uscita da Cremona.

Infatti, lo spostamento dell’attuale trasporto su ferrovia a quello su gomma per un periodo prolungato comporta un importante disagio ai pendolari e un appesantimento degli aspetti ambientali. Da qui la richiesta di valutare una soluzione che rafforzi le linee su ferro in altre direzioni, così da bypassare l’interruzione dei lavori: in particolare si pensa ad un rafforzamento/implementazione delle linee Brescia-Cremona-Piacenza (con la possibilità di passaggio di treni multipiano), Cremona – Parma e Cremona-Treviglio”.

L’assessore sì è inoltre soffermata sulle criticità che presenta il bonus. “Il raddoppio è importante e va sostenuto, comporta delle problematiche che vanno affrontate, non certo pensando al trasporto di migliaia di pendolari, a sostegno dei quali dobbiamo essere uniti, con autobus” ha detto Pasquali.

Non sono mancate le bordate dall’una e dall’altra parte. “Imbarazzante l atteggiamento del centro destra locale che per difendere la giunta regionale difende l’indifendibile” evidenzia il consigliere Poli. “Serve davvero faccia tosta a sostenere che i treni sono decorosi e che la Regione ha fatto tutto quello che poteva fare.

Per fortuna le consuete divisioni del centrodestra in questa occasione hanno portato la consigliera Monteverdi , eletta in FDI, a votare a favore della nostra mozione. Che peraltro è la fotografia della realtà. La realtà è che i pendolari subiscono da anni ritardi, soppressioni, condizioni di sicurezza e di climatizzazione dei treni inaccettabili. E al danno si è aggiunta la beffa con la soppressione del bonus ritardi automatico.

E nonostante le pessime performances di Trenord la Giunta Regionale ha riaffidato il servizio alla stessa Trenord sino al 2033, senza procedere a una gara che avrebbe potuto generare una concorrenza utile al miglioramento del servizio . Come suggerito non solo dal Pd, ma da tanti comitati di pendolari”.

Dal canto suo, il centrodestra respinge le accuse al mittente: “Troviamo inaccettabile e squallido che la sinistra cremonese continui a strumentalizzare i sacrifici dei pendolari cremonesi, presentando un  ordine del giorno inutile dal chiaro sapore propagandistico” sottolinea Malvezzi.

“E’ noto a tutti che per risolvere il problema del trasporto ferroviario sono necessari ingenti investimenti sia nel materiale rotabile, sia sulla rete. Negli ultimi anni Regione Lombardia ha provveduto a rinnovare gran parte del materiale rotabile, immettendo in circolazione 154 nuovi treni, di cui diversi destinati alle nostre linee, con un investimento complessivo di circa 1,7 miliardi di euro. 

I lavori del primo tratto del raddoppio della linea Codogno, Cremona, Mantova sono  in fase realizzazione, mentre quelli relativi al secondo  al tratto Piadena-Codogno si concluderanno nei prossimi anni. Si tratta di 87 km di una nuova rete, con un investimento previsto di 1,3 miliardi da parte di Rfi, che consentirà di aumentare la capacità teorica ammessa sulla linea dagli attuali 4 treni/h a 10 treni/h nei due sensi di marcia.

Conosciamo i sacrifici di molti cremonesi e per questo, a differenza del PD, non vogliamo usare la loro fatica  a fini elettorali. La Giunta Galimberti-Virgilio, che vorrebbe ergersi a paladina dei pendolari, è la prima ad ignorarne le necessità: in 5 anni non è stata neppure grado di completare un parcheggio nell’area ex tranvie”. lb

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