Cronaca

Comune, il rendiconto 2023
chiude con 23 milioni in cassa

Approvato nel pomeriggio, nell’ultimo Consiglio Comunale dell’amministrazione Galimberti, il rendiconto dell’esercizio finanziario 2023, descritto, con le parole dell’assessore al Bilancio Maurizio Manzi, come un bilancio che “presenta una situazione economico-finanziaria positiva oltre che la conferma di un bilancio solido, con una tenuta rigorosa dei conti anche dopo anni molto difficili determinati dalle emergenze Covid, rincari energetici e dei materiali. Si tratta di risultati estremamente virtuosi, frutto di un coerente lavoro pluriennale”.

Le entrate correnti sono pari a 91,5 milioni di euro che hanno finanziato la spesa corrente di 83,2 milioni di euro (personale, acquisto di beni e servizi, locazioni passive, energia, contributi, rimborso prestiti, e così via) e, in particolare, per garantire le misure di sostegno e di supporto sociale (welfare per le famiglie, fasce più deboli, servizi educativi).

Le spese d’investimento in conto capitale (opere pubbliche) ammontano a 20,3 milioni di euro. Tali spese forniscono la misura complessiva dei lavori e dei cantieri aperti in tutta la città al 31 dicembre 2023 compresi gli investimenti finanziati dal PNRR e altre misure statali e regionali, per i quali il Comune di Cremona risulta ammesso a finanziamento e per i quali ha messo a disposizione ingenti somme per cofinanziare questi interventi strategici per la città. Fra questi si evidenzia l’acquisto di autobus ad emissione zero e infrastrutture di ricarica, l’adeguamento sismico delle scuole secondarie di primo grado Frank e Virgilio, interventi autonomia anziani non autosufficienti, intervento di adeguamento del sottopasso via Bergamo, interventi di recupero di alloggi ERP diversi, bonifica amianto di edifici vari, messa in sicurezza dell’impalcato del Cavo Cerca, progetto di riqualificazione urbana Giovani in Centro, interventi su beni culturali.

Dal Rendiconto si delinea un risultato di amministrazione che, tolta la parte accantonata come previsto dalla legge (principalmente il fondo crediti dubbia esigibilità per 15,5 milioni) e quella vincolata (principalmente trasferimenti per 6,5 milioni), evidenzia un avanzo libero di oltre 6,2 milioni di euro che non hanno vincoli di impiego, ma il loro utilizzo deve comunque rispettare le priorità individuate dai principi contabili e potrà essere formalmente impiegato, a partire dalla variazione di bilancio prevista a fine luglio 2024.

Il risultato dell’avanzo libero si è determinato per effetto della consistente riduzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità per 2,5 milioni conseguente a una migliore riscossione dei crediti, alla cancellazione dei residui attivi più vetusti e alla mancata costituzione del residuo attivo relativo alla Tari 2023, sostituita dall’istituzione da gennaio 2023 della Tarip corrispettiva. Nella determinazione dell’avanzo hanno inoltre contribuito le maggiori entrate in conto residui di IRPEF, IMU e Tari per 2,5 milioni di euro e le economie di gestione per 1,2 milioni di euro. Possiamo quindi dire che operazioni come la Tarip hanno avuto e avranno un effetto positivo anche sui conti della nostra comunità e la risposta in termini di IRPEF indica un buon stato di salute delle attività economiche di Cremona.

Tra gli elementi più rilevanti del Rendiconto 2023 si segnalano le seguenti risultanze finali.

Il proseguimento della riduzione del debito: dal 2014 la riduzione è di 12 milioni di euro, con un ammontare di debito residuo sceso a 28 milioni di euro e una riduzione di debito per cittadino di 160 euro (da 562 a 402 euro)

Il rispetto del termine di 30 giorni dei pagamenti afferenti alle transazioni commerciali: l’indicatore di tempestività registra per l’anno 2023 un valore medio di -14 giorni (ovvero 14 giorni di anticipo rispetto alla scadenza, quindi positivo).

Il contrasto all’evasione: nel 2023 sono stati accertati crediti per un importo pari a 6 milioni di euro, per un totale dal 2014 di 42 milioni di euro.

Si evidenzia inoltre una liquidità di cassa a disposizione del Comune di Cremona al termine dell’esercizio di 23 milioni di euro di cui 2,4 milioni cassa vincolata.

La consistenza complessiva dei residui attivi finali 2023 (crediti dell’Ente) mostra una riduzione per una migliorata efficienza della riscossione, in particolare coattiva, e per la cancellazione di residui attivi a seguito del riaccertamento ordinario dei residui.

Per i residui attivi relativi a crediti di natura tributaria, si registra infatti una riduzione di 2,4 milioni di euro rispetto a quelli finali 2022. Anche per i residui attivi relativi a crediti di natura extratributaria (proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada, ecc.), la consistenza finale registra una riduzione rispetto al 2022 pari a 4 milioni di euro. Meno crediti da riscuotere, anche questo è un importante indice di salute dei conti pubblici e di efficienza amministrativa.

Per quanto riguarda la situazione economico patrimoniale è stato registrato un risultato economico di esercizio positivo per € 11.838.000 di euro.

Tali dati, coniugati con il pieno rispetto dei parametri di legge, evidenziano una totale assenza di condizioni di deficitarietà strutturale dell’Ente e garantiscono una piena operatività del Comune di Cremona per l’esercizio 2024 (con particolare riferimento al programma delle nuove assunzioni di personale, dell’impegno di nuove spese di investimento e della prosecuzione del programma pluriennale di riduzione dell’indebitamento).

E tutto questo all’interno di una capacità di investimento importante su linee strategiche per la città: università, scuola, verde, infrastrutture, sociale, cofinanziamenti PNRR e rigenerazione urbana, oltre a investimenti importanti sul personale e sulla digitalizzazione.

“Sappiamo che ancora molto c’è da fare e occorre investire ancora su ambiti specifici, ma in conclusione possiamo affermare che, il Rendiconto 2023 restituisce importanti elementi sulla gestione e un quadro generale dell’andamento economico-finanziario che confermano la capacità del Comune di Cremona di governare e pianificare le risorse e di far fronte sia alla erogazione di servizi alla collettività, con elevati standard qualitativi, sia alla realizzazione di importanti investimenti utili per proseguire nello sviluppo infrastrutturale ed economico della città”, ha concluso Manzi.

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