Cronaca

Coniugi raggirati e inseguimento
Non più truffa, ma estorsione

Foto di Marco Zambelli

Davanti al giudice che li ha interrogati per aver truffato una coppia di coniugi, i napoletani arrestati venerdì scorso dai carabinieri dopo un rocambolesco inseguimento hanno fatto scena muta. E intanto la posizione di entrambi, 53 e 41 anni, uno pregiudicato, l’altro incensurato, si è aggravata. Non è più contestata la truffa, ma l’estorsione. I due, assistiti dall’avvocato Mimma Aiello, restano in carcere.

L’avvocato Aiello

I malviventi erano entrati in azione nel pomeriggio del 19 aprile, mettendo in atto l’ormai collaudata truffa del finto carabiniere ai danni di marito e moglie: prima la chiamata che li avvisava che la figlia aveva investito un’anziana con la nipotina e che rischiava l’arresto, e poi una seconda telefonata, da parte di un sedicente avvocato, che chiedeva di versare una somma di diverse migliaia di euro per risolvere la situazione.

Le vittime, spaventate, hanno quindi recuperato tutto il denaro e i gioielli presenti in casa, consegnandoli al finto carabiniere che si era presentato alla loro porta. Una nuova chiamata del falso avvocato ha però insospettito la coppia, che ha deciso di telefonare alla figlia, scoprendo che non era successo nulla e che erano stati raggirati.

I carabinieri, una volta avvertiti, hanno intercettato i sospetti mentre si allontanavano a bordo di un’auto. Alla vista delle pattuglie, è scattata la fuga, a forte velocità, verso il centro cittadino. L’inseguimento, al quale hanno preso parte sia pattuglie in borghese che un’autoradio del Radiomobile, è stato rocambolesco: i fuggitivi hanno percorso via Ghisleri, effettuando manovre e sorpassi pericolosissimi in mezzo al traffico, per arrivare poi in piazza Libertà dove, all’incrocio con via Brescia, la pattuglia dei militari ha avuto un incidente.

E’ toccato quindi agli altri colleghi continuare a tallonare i fuggitivi, inseguendoli lungo via Persico e in tangenziale, fino all’imbocco del casello autostradale. Qui le pattuglie dell’Arma, creando un blocco, hanno impedito all’auto di proseguire verso la barriera autostradale, costringendola a proseguire verso Vescovato. Poco più avanti l’auto in fuga ha imboccato una via laterale, speronando una pattuglia dei carabinieri e ripartendo verso il casello. A questo punto i malviventi hanno speronato nuovamente l’auto dei militari, ma l’impatto è stato talmente violento che anche la loro vettura si è fermata. Questo ha finalmente consentito ai carabinieri di bloccarli.

A bordo dell’auto è stata trovata l’intera refurtiva, oltre 1.400 euro, due anelli e un trofeo in oro, che è stata restituita ai coniugi.

Sara Pizzorni

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