Cronaca

Botte in trattoria dopo una
gara di pesca. Quattro indagati

Chiuse le indagini della procura di Cremona su una rissa tra pescatori scoppiata domenica 18 giugno dell’anno scorso durante un pranzo in una trattoria di Pizzighettone dove si festeggiava la vittoria di una gara di pesca. Indagati in quattro: il presidente dell’associazione sportiva, uno dei pescatori e i due titolari del ristorante, padre e figlio. Non solo rissa, ma c’è anche l’accusa di lesioni.

Motivo del contendere, il troppo chiasso e la richiesta di abbassare la voce. Da un lato una ventina di persone che stava mangiando per festeggiare la vittoria della gara, dall’altra parte, in un altro tavolo, ci si stava concentrando per giocare a carte. La richiesta aveva però fatto scoppiare un violento litigio degenerato in una vera e propria scazzottata. Più volte, come dichiarato in denuncia, il titolare aveva invitato il gruppo di pescatori a controllarsi e ad abbassare la voce.

Uno del gruppo, poi spalleggiato dal presidente dell’associazione di pesca sportiva, se la sarebbe presa con il titolare. In sua difesa era intervenuto il figlio, che  sarebbe stato circondato da altri del gruppo sportivo. Nel tentativo di farsi largo per tornare in cucina, il figlio del ristoratore sarebbe stato colpito alle spalle da un pugno alla nuca. Il parapiglia sarebbe andato avanti anche all’esterno del locale, con il titolare che sarebbe finito a terra dopo essere stato accerchiato e preso a calci e pugni. Strattonato il figlio, che era nuovamente intervenuto in difesa del padre.

Rissa, l’ipotesi di accusa che la procura contesta al presidente dell’associazione sportiva, a uno dei pescatori, rispettivamente di 61 e 68 anni, entrambi di Rozzano, in provincia di Milano, e ai titolari del ristorante. Le lesioni, invece, sono quelle che il presidente dell’associazione sportiva, in concorso con altre persone rimaste ignote, avrebbe causato al ristoratore, mandandolo al pronto soccorso con una frattura del quinto metacarpo, rimediando 25 giorni di prognosi, e quelle che a sua volta il titolare della trattoria avrebbe causato al pescatore  di 68 anni: per lui, 15 giorni di prognosi.

Il 7 luglio successivo il questore di Cremona aveva sospeso la licenza al titolare del locale per dieci giorni.

Ora, una volta ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini, gli indagati potranno presentare memorie, produrre documenti e chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio. Dopodiché per loro potrebbe profilarsi la richiesta di rinvio a giudizio, un atto che presuppone l’esistenza di elementi per sostenere un’accusa in giudizio nei confronti degli stessi indagati.

Il presidente dell’associazione sportiva di pesca è difeso dall’avvocato Fabrizio Gnocchi di Pavia.

Sara Pizzorni

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