Cronaca

Fondi distratti alla Onlus, via
al processo contro Attilio Mazzetti

Si è aperto oggi davanti al collegio il processo contro Attilio Mazzetti, di Soresina, procacciatore d’affari, ex gestore di locali notturni e all’epoca dei fatti agente o venditore della Verisure Italy. E’ l’unico ad affrontare il giudizio ordinario per il caso relativo alla distrazione di fondi ai danni della Onlus “Uniti per la provincia di Cremona”, l’ente benefico nato il 13 marzo del 2020 per sostenere gli ospedali e le organizzazioni impegnati in prima linea nel pieno della prima ondata della pandemia di Covid. Gli altri imputati, accusati a vario titolo di aver prelevato soldi da utilizzare per scopi estranei alle finalità benefiche, hanno già definito la loro posizione nel novembre dell’anno scorso con due patteggiamenti e cinque condanne.

Sotto la lente della guardia di finanza, l’importo complessivo di oltre 300.000 euro sottratto alla Onlus, arrivata a raccogliere e a distribuire quasi 4 milioni di euro per finanziare iniziative anti-Covid.

Mazzetti è assistito dall’avvocato Andrea Balzarini, mentre la Onlus è parte civile attraverso l’avvocato Roberto Guareschi, che ha chiamato in causa quale responsabile civile la società Verisure Italy srl.

Oggi in aula è stato sentito uno degli uomini della guardia di finanza che aveva svolto la maxi indagine. Secondo l’accusa, Mazzetti e Renato Crotti, ex gestore di fatto della Onlus già uscito dal procedimento con un patteggiamento a tre anni e quattro mesi e con un risarcimento di 25.000 euro, sarebbero stati i promotori dell’associazione per delinquere. Il ruolo di Mazzetti sarebbe stato quello di “reclutatore” di imprenditori amici, titolari di società che avevano emesso fatture false nei confronti della Onlus per ricevere i pagamenti dalla stessa.

In questo quadro criminoso, Mazzetti si sarebbe anche occupato di emettere fatture false nei confronti della Onlus con il fine di ricevere i pagamenti da “Uniti”, provvedendo a riciclare il denaro attraverso conti esteri.

Mazzetti avrebbe ricevuto fondi dalla Onlus per opere di sanificazione mai eseguite con bonifici su conti aperti in Bulgaria. Secondo l’accusa, ci sarebbero stati bonifici a favore di Cristiano Bozzoli, titolare di un’impresa di vendita di stufe e caldaie, operazioni ritenute “anomale” dagli investigatori, insospettiti anche da reciproci trasferimenti di denaro su conti esteri, accesi in Bulgaria e Gran Bretagna, tra Bozzoli e Mazzetti.

All’epoca, sentito dagli inquirenti, Bozzoli si era giustificato esibendo la copia di una fattura che riportava come causale la “preparazione e consegna a domicilio di 750 pasti caldi”. Secondo la finanza, però, il pagamento effettuato a suo beneficio dalla Onlus non corrispondeva ad alcuna prestazione effettivamente resa da Mazzetti.

Nel procedimento, la Verisure Italy srl. è assistita dall’avvocato Lapo Pasquetti. Il 20 maggio 2020, dal conto corrente della Onlus era partito un bonifico a favore della Verisure per l’importo di 34.980 euro. Causale: “Offerta del 14 maggio 2020”. Si trattava della fornitura di 25 allarmi che avrebbero dovuto andare a persone malate da curare in casa. E invece, secondo l’accusa, almeno 18 erano finiti nelle case di parenti e amici di Mazzetti.

Un altro testimone della guardia di finanza sarà sentito nell’udienza di martedì prossimo.

Sara Pizzorni

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